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L’Europa ha sentito sciopero e proteste

Gli scioperi in corso in diversi paesi europei in segno di protesta contro le politiche di austerity nell’eurozona hanno ripercussioni anche in Gran Bretagna con particolari problemi per i viaggi da e per l’Europa continentale, in particolare i treni ad alta velocit… che si fermano a Parigi e Lilla, e a Bruxelles in Belgio. Ritardi e cancellazioni si registrano anche per i collegamenti aerei. Si prevedono problemi per tutto il giorno sulla tratta ferroviaria Londra-Bruxelles, tanto che la societa’ che gestisce il servizio Eurostar consiglia di non intraprendere il viaggio se non strettamente necessario. La British Airways ha cancellato per oggi 10 tratte tra Londra e la Spagna e il Portogallo, mentre EasyJet ha annullato oltre 20 collegamenti con l’Europa continentale.

Astensione dal lavoro, seppure diseguale, in quello che i sindacati hanno ribattezzato ”giornata di lutto europea” pochi giorni dopo la visita della cancelliera tedesca Angela Merkel. Lo sciopero si e’ fatto sentire soprattutto nel settore dei trasporti, dove l’astensione e’ stata fra il 60% e il 100% nelle citta’ di Oporto, Lisbona, Coimbra e Braga. In dichiarazioni ai media, il responsabile dei rapporti internazionali del CGTP, Augusto Praa, ha sostenuto che ”lo sciopero pone manifesto, ancora una volta, che le politiche europee, il cui volto e’ rappresentato dalla Merkel, non sono la soluzione”. ”Si puo’ pagare solo se c’e’ crescita economica”, ha aggiunto. E, secondo il leader sindacale, ”qualunque politica che non cerchi la coesione sociale condanna alla miseria ai paesi che hanno fatto ricorso al salvataggio. Il Portogallo, che ha ottenuto aiuti per 78 miliardi dalla troika (Commissione Europea, Bce e Fmi), ha registrato una nuova caduta del Pil nel terzo trimestre dell’anno pari al 3,4%, rispetto allo stesso periodo del 2011; mentre la disoccupazione e’ aumentata al 15,8% fra luglio e settembre, secondo i dati diffusi oggi dall’Istituto nazionale di Statistica lusitano. Nel Paese che sopporta dure misure di austerity e tagli della spesa pubblica, per onorare le condizioni del salvataggio finanziario, il Pil accumula 8 trimestri consecutivi in caduta.

Diverse centinaia di manifestanti, guidati da delegazioni sindacali, si sono riuniti per protestare contro le misure di austerità davanti alle ambasciate a BRUXELLES di Spagna, Portogallo, Grecia, Irlanda e Cipro, per spostarsi successivamente davanti a quella della Germania, contro cui sono state lanciate diverse uova. I manifestanti – un migliaio secondo i sindacati belgi – armati di fischietti, pentole, bandiere e striscioni ‘anti-austerità in diverse lingue, si sono poi ritrovati davanti alle sedi di Commissione e Consiglio Ue, dove tutte le sigle sindacali del paese si sono riunite, insieme a gruppi di persone di origine spagnola e portoghese.

Angela Merkel interviene sugli scioperi in corso in gran parte dei paesi europei contro le misure di austerità sottolineando l’importanza di cercare di convincere i sindacati della necesità di queste misure. «Dobbiamo fare ciò che è necessario, sbloccare il mercato del lavoro, dare maggiori opportunità di impiego alle persone, creare più flessibilità in alcuni settori e soprattutto offrire di più ai giovani. Questo dobbiamo far capire ai sindacati continuando a parlare con loro».
«La politica europea è sempre di più una politica interna e ciò si riflette negli scioperi coordinati di oggi», ha aggiunto la Merkel. «Si può dire che il diritto a manifestare è un diritto che consideriamo fondamentale per la democrazia e dobbiamo naturalmente fronteggiare i loro argomenti»

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