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Scontri tra palestinesi, militari e coloni in Cisgiordania

 
Un tweet di Michele Giorgio ci informa che a Jenin sono in corso scontri a causa di un nuovo raid delle truppe speciali israeliane nella cittadina palestinese famosa per la sua combattività e le distruzioni a cui fu sottoposta dagli israeliani nel 2002. I giovani palestinesi resistono e lanciano sassi contro le truppe di occupazione.
L’agenzia Nena News riferisce che da due giorni sono in corso scontri tra coloni israeliani, esercito e palestinesi anche fuori dall’insediamento illegale di Esh Kodesh, vicini alla colonia di Shilo, a Nord della Cisgiordania occupata.
Esh Kodesh è stato costruito nel 1999, avviato da 26 famiglie di coloni ebrei, ma non è stato mai riconosciuto dallo Stato di Israele. Ovvero, è illegale anche per la legge israeliana. Da martedì è diventato teatro di scontri tra coloni e palestinesi dopo il tentativo di questi ultimi di entrare in un appezzamento agricolo di loro proprietà. Diversa l’opinione dei coloni di Esh Kodesh, che da anni tentano di occuparlo definitivamente perché ritengono sia di proprietà dell’insediamento.
Una disputa legale che si trascina da dieci anni: i coloni di Esh Kodesh rivendicano per sé il terreno, nonostante una recente sentenza dell’Alta Corte israeliana abbia attribuito la proprietà del terreno a famiglie palestinesi. Martedì la prima provocazione, che ha fatto esplodere gli scontri, è stata la preghiera tenuta dai coloni israeliani nell’area: famiglie, donne, bambini hanno organizzato un picnic sul terreno, un’azione che non ha richiamato solo l’attenzione dei palestinesi residenti nei villaggi vicini, ma anche quella dell’esercito israeliano. Uomini della polizia di frontiera e dell’IDF hanno trascinato via con la forza i coloni, lanciando gas lacrimogeni.
Un’accusa che l’esercito rigetta, affermando che il lancio di lacrimogeni era volto ad allontanare un gruppo di palestinesi che stava lanciando pietre contro i coloni. Ma gli scontri non si sono fermati e sono proseguiti.

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