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Vietnam: a 40 anni dalla guerra l’agente orange uccide ancora

Domenica saranno passati ben 40 anni dalla firma degli Accordi di pace di Parigi, che posero fine all’intervento militare statunitense, ma i danni del conflitto si ripercuotono ancora sui figli e sui nipoti dei reduci vietnamiti vittime dell’agente ‘orange’, il micidiale erbicida contenente diossine altamente tossiche e con effetti cancerogeni, largamente utilizzato dagli Stati Uniti nel Sud del Paese per stanare i guerriglieri.

Impiegato nei bombardamenti come defoliante sulle foreste dove si nascondevano i soldati vietcong, secondo gli esperti l’agente orange ha influito a livello genetico sullo generazioni successive. Dal 1965 al 1970, nel Sud del Vietnam gli Stati Uniti hanno scaricato oltre 43 milioni di litri di agente orange e, per Hanoi, circa 150mila bambini sono nati con problemi provocati da questa sostanza. Per la Croce rossa vietnamita la cifra si aggira addirittura intorno alle 500mila persone. Molti i bambini nati morti, o con tremende malformazioni. “Il governo degli Stati Uniti – ha commentato dal ministero della Salute Nguyen Thi Thanh Phuong – dovrebbe fare di più per aiutare le vittime dell’agente orange perché le loro vite sono ancora molto difficili, specialmente nel contesto della crisi economica, visto che sono diminuite le donazioni”.

Washington, del resto, non ha mai voluto riconoscere i danni alla salute provocati dall’agente orange nemmeno nei confronti dei propri reduci. Un tentativo da parte delle associazioni dei veterani usa negli anni ’80 di chiedere un risarcimento per i danni subito a causa della permanenza nelle aree contaminate si é concluso con una transazione extra giudiziale. Nel 2009, la Corte suprema di Washington si rifiutò di esaminare un caso simile sollevato dalla Vava, l’assoziazione dei reduci vietnamiti vittime dell’agente orange. Anche se le relazioni diplomatiche tra il governo di Washington e quello di Hanoi si sono normalizzate a partire dal 1993, il caso dell’agente orange é ancora una nota dolente nei rapporti tra i due Paesi. Dopo decenni di negoziati, ad agosto i due paesi hanno celebrato l’avvio di un progetto da 43 milioni di dollari per bonificare una ex base Usa altamente contaminata. Una goccia nel mare…

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