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Grecia: governo precetta marittimi e manda la polizia

Questa mattina alle sei centinaia di poliziotti dei reparti speciali in assetto antisommossa hanno fatto irruzione nel grande porto ateniese del Pireo ed hanno preso possesso delle installazioni per ordine del governo, che ieri ha ordinato la precettazione di migliaia di lavoratori marittimi. Proprio ieri i sindacati del settore avevano proclamato un quarto sciopero di 48 ore, reagendo alle minacce di precettazione da parte dell’esecutivo con un inasprimento della lotta iniziata a gennaio contro la cancellazione del contratto nazionale di lavoro e per il pagamento di sei mesi di stipendi arretrati.

E come aveva già fatto con i lavoratori della metropolitana di Atene, il governo di coalizione tra centrodestra, socialisti ed ex sinistra “radicale” risponde con l’uso della forza, visto che i marittimi hanno fatto sapere che avrebbero comunque continuato a paralizzare i trasporti con e tre le isole – alcune delle quali rimaste già a corto di rifornimenti alimentari, di carburante e medicinali – nonostante la precettazione.

Attualmente centinaia di poliziotti sono schierati davanti ai traghetti per garantire il regolare svolgimento delle operazioni di imbarco passeggeri e di carico delle merci da trasportare e per evitare eventuali blitz da parte dei dipendenti. Il ministro ‘per la protezione del cittadino’ ha anche minacciato con la detenzione da tre a sei mesi quei lavoratori che non rientreranno immediatamente in servizio ponendo fine allo sciopero dichiarato illegale.

“Il governo ha fatto il possibile per venire incontro alle richieste degli scioperanti” ma purtroppo non vi e’ stato “spazio per il dialogo”, ha detto il ministro della marina mercantile Costas Mousouroulis.

Intanto i sindacati Gsee e Adedy, che rappresentano rispettivamente i lavoratori del settore privato e di quello pubblico, hanno indetto per oggi uno sciopero di protesta di 24 ore, in tutta la regione dell’Attica (quella della capitale), “in segno di forte protesta e denuncia del governo per la sua decisione antidemocratica di procedere alla precettazione dei lavoratori marittimi”. Per lo stesso motivo anche i  conducenti di autobus, tram e treni metropolitani si asterranno dal lavoro dalle 12:00 alle 16:00, mentre alle 10:30 i marittimi si sono dati appuntamento al Pireo da dove partirà una marcia di protesta sino al ministero della Marina mercantile. 
Mentre la marcia dei lavoratori prosegue nel porto del Pireo sono comunque ben poche le navi e i traghetti che sono riusciti a caricare merci e passeggeri e a partire per le loro mete. Lo sciopero di fatto prosegue in forme non ortodosse mentre i lavoratori aderenti al sindacato comunista Pame sorvegliano gli imbarchi.

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