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Chavez è tornato in Venezuela

“Siamo tornati di nuovo nella Patria venezuelana. Grazie Dio mío! Grazie popolo amato! Contineremo il trattamento qui”. E’ attraverso questo breve ma emotivo messaggio postato sul suo account di Twitter che il presidente Hugo Chávez ha annunciato il suo ritorno in patria da Cuba, dove era ricoverato e sottoposto a dei trattamenti sanitari dopo l’operazione dell’11 dicembre scorso.

Un annuncio improvviso e inatteso, quello di oggi, che stronca le strumentali polemiche e le strumentalizzazioni dell’opposizione di destra e dei circuiti mediatici internazionali sulle ‘reali condizioni di salute’ del Presidente venezuelano, continuate anche negli ultimi giorni nonostante la diffusione di una foto che lo ritraeva sorridente, e quindi cosciente, attorniato dalla due figlie in un letto dell’ospedale de l’Havana in cui era ricoverato.

Dopo il tweet che annunciava il suo ritorno a Caracas, Hugo Chavez ne ha dedicato un altro a chi in questi mesi gli è stato vicino: “Grazie a Fidel, a Raùl e a tutta Cuba! Grazie al Venezuela per il tanto amore!!!”.

Secondo le informazioni diffuse anche in questo caso su Twitter dal Ministro della Scienza e della Tecnología, Jorge Arreaza, – che è anche genero di Hugo Chavez – il presidente sarebbe ricoverato nell’Ospedale Militare Dr. Carlos Arvelo a Caracas, dove continuerà ad essere sottoposto al trattamento postoperatorio.

Il rientro di Hugo Chavez a Caracas é stato organizzato ”con molta discrezione al fine di non dare l’opportunità ai gruppi fascisti” del Venezuela di ”pianificare le loro ciniche azioni contro il processo rivoluzionario bolivariano”: lo afferma l’ex presidente cubano Fidel Castro sul sito web Cubadebate, in una lettera aperta rivolta direttamente al ”caro Hugo” e chiusa dal classico ”Hasta la victoria siempre!”. Nel breve testo, il leader rivoluzionario si dice soddisfatto del rientro di Chavez nel suo ”pezzo di terra americana…”. Per poter raggiungere l’obiettivo del rientro, “è stata necessaria una lunga e angosciante attesa, la tua sorprendente resistenza fisica e la dedizione dei medici”, sottolinea Fidel, ricordando inoltre il sostegno a Chavez da parte dei ”familiari, dei compagni rivoluzionari e delle forze armate bolivariane, da te riarmate ed equipaggiate”. 

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