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Usa. Perdite continue da un vecchio sito nucleare

Lo ha reso noto il governatore Jay Inslee, che ieri è stato nella capitale e secondo il quale al momento la cosa non pone rischi per la salute.

La portavoce del governatore ha poi fatto sapere che Inslee si è incontrato con il segretario all’Energia Steven Chu. E proprio a lui ha fatto riferimento il governatore: ”Il segretario Chu mi ha informato che ci sono perdite da sei singoli serbatoi al sito di Hanford, non solo una come si era appreso in un primo momento. L’entità delle perdite varia da un serbatoio all’altro”. Parlando con i giornalisti ha poi aggiunto: ”Il segretario Chu è stato molto chiaro nell’affermare che non ci sono minacce imminenti per la salute pubblica da queste perditè’.

Già la settimana scorsa la National Pubblc Radio (Npr) aveva riferito di perdite da un serbatoio del sito nucleare di Hanford, uno dei piu’ contaminati degli Stati Uniti, e il governatore aveva definito la notizia ”inquietantè’. In un comunicato, Inslee aveva parlato di ”perdite liquide tra i 15 e 300 galloni l’anno” da uno dei 177 serbatoi del sito.

Secondo fonti di stampa, i rilevamenti compiuti nei pressi dello stesso serbatoio non hanno indicato aumenti preoccupanti del livello di radiazioni. Nel sito di Hanford sono stoccati milioni di galloni di scorie radioattive nucleari, in serbatoi che hanno da tempo superato i 20 anni dell’età massima prevista.

L’origine del sito risale ai temi del progetto Manhattan della Seconda guerra mondiale. Vi sono stoccati circa 200 vecchi serbatoi contenenti milioni di litri di materiale radiottivo proveniente dalla produzione del plutonio impiegato per le costruzione di testate nucleari. Il sito ha prodotto il plutonio impiegato nella bomba sganciata su Nagasaki. La produzione è terminata nel 1989. Il governo federale investe ogni anno due miliardi di dollari per la bonifica del sito di Hanford, nell’ambito di un programma che si prevede andrà avanti per molti anni.

Una “genialata”, il nucleare. Non te liberi mai…

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