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Atene: retata contro i tossicodipendenti

Centinaia di agenti dei diversi corpi della Polizia ellenica sono ancora impegnati nella cosiddetta Operazione “Thetis”, scattata l’altro ieri nella capitale Atene e in alcune località dell’area metropolitana. Un’operazione, ordinata dal cosiddetto Ministero per la Protezione del Cittadino (il Ministero degli Interni), che mira a rastrellare il numero maggiore possibile di tossicodipendenti.

Un ingente numero di tossicodipendenti sono stati prelevati in diverse zone della città e deportati nel Centro di Identificazione ed Espulsione per immigrati di Amigdalesa. L’obiettivo del rastrellamento, secondo fonti del governo di Antonis Samaras, sarebbe quello di identificare i tossicodipendenti, registrare i loro dati ed eseguire esami clinici senza il consenso delle persone trattenute.

Il governo, di fronte alle proteste delle associazioni che assistono i tossicodipendenti, di alcuni media e di alcuni esponenti della sinistra, si giustifica con la necessità di tenere sotto controllo la diffusione della piccola criminalità e di alcune malattie, in particolare l’Aids. Era avvenuto lo stesso ai tempi del lancio di un’altra megaoperazione di polizia, la “Zeus Xenios”, diretta contro gli immigrati clandestini, anche se in realtà ad essere fermati e trattenuti furono soprattutto stranieri in regola con i loro documenti. Oppure quando il Ministero per la Protezione del Cittadino scatenò la caccia alle prostitute, accusate di diffondere malattie veneree e altre infermità tra i greci, nel tentativo evidente di distogliere l’attenzione della popolazione su alcuni capri espiatori allentando la protesta contro le misure antisociali dell’esecutivo imbeccato dalla troika.

“Nel momento in cui la crisi rende sempre più difficile la situazione dei tossicodipendenti, giorno dopo giorno, e spinge sempre più persone verso l’uso e il margine, ci si aspetterebbe che lo Stato rispondesse con misure di prevenzione, di intervento tempestivo, cura e reintegrazione. Al contrario, questa politica punitiva, che stigmatizza, diffama e spinge sempre più verso il margine, e che non ha nulla a che fare con lo stato di diritto, rende sempre più profonde le rotture della società greca e più grandi i suoi problemi”. E’ quanto denunciano in un comunicato alcune realtà attive nell’assistenza dei tossicodipendenti della capitale ellenica e della regione dell’Attica (fonte http://atenecalling.blogspot.it/2013/03/comunicato-degli-enti-per-la.html).

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