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Ultim’ora. Domani i due marò tornano in India

La decisione era assolutamente in attesa. Evidentemente i rapporti intaernazionali, e l’assenza di “copertura” europea, hanno consigliato questo governo di improvvisati di abbassare la cresta.

I due marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone torneranno in India entro il termine previsto del 22 marzo. E’ quanto si è deciso oggi, dopo un incontro del premier Mario Monti con i due fucilieri. Una nota di palazzo Chigi spiega che il governo ha ricevuto “assicurazione scritta sul trattamento” che riceveranno i due militari italiani e sulla “tutela dei loro diritti fondamentali”.

Nella nota si spiega che “oggi il Presidente del Consiglio Mario Monti, insieme al Ministro della Difesa Giampaolo Di Paola e al Sottosegretario agli Esteri Steffan de Mistura, ha incontrato i fucilieri di Marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, per valutare congiuntamente la posizione italiana e i risultati delle discussioni avvenute tra le autorità italiane e quelle indiane”.

La posizione del Governo, si ricorda nella nota, “era stata definita in mattinata in un’apposita riunione del Cisr (Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica) presieduta dal Presidente Monti, alla quale hanno partecipato i Ministri degli Affari Esteri Giulio Terzi di Sant’Agata, dell’Interno Anna Maria Cancellieri, della Giustizia Paola Severino, della Difesa Giampaolo Di Paola, dell’Economia e Finanze Vittorio Grilli, dello Sviluppo Economico Corrado Passera, i Sottosegretari Antonio Catricalà e Gianni De Gennaro”.

E “sulla base delle decisioni assunte dal Cisr, il Governo italiano ha richiesto e ottenuto dalle autorità indiane l’assicurazione scritta riguardo al trattamento che sarà riservato ai fucilieri di Marina e alla tutela dei loro diritti fondamentali. Alla luce delle ampie assicurazioni ricevute, il Governo ha ritenuto l’opportunità, anche nell’interesse dei Fucilieri di Marina, di mantenere l’impegno preso in occasione del permesso per partecipare al voto, del ritorno in India entro il 22 marzo. I Fucilieri di Marina hanno aderito a tale valutazione”.

Ridicole le motivazioni esposte dal sottosegretario agli Esteri Staffan De Mistura: “il governo indiano ha garantito che non ci sara’ la pena di morte nei loro confronti”. Se si dovesse credere alle sue parole, il governo avrebbe fatto un capolavoro. Per fortuna non è affatto necessario…

Il resto delle dichiarazioni sono un pastiche di retorica senza costrutto, che riportiamo solo per consentire ai nostri lettori di avere contezza della “qualità politica” e umana di chi ci governa: ”La parola data da un italiano e’ sacra: noi avevamo sospeso” il loro rientro ”in attesa che New Delhi garantisse alcune condizioni”.

Sarà proprio Steffan De Mistura ad accompagnare i due militari-oggetto (prima “affittai” a una società privata come scorta, poi dimenticati per qualche mese in India, quindi “rapiti” con un colpo di mano tipicamente italiano, infine rimandati davanti a un tribunale indiano per rispondere del colpo di sole che li ha portati ad uccidere due innocenti pescatori del Kerala scambiati per “pirati”. Partiranno stasera e risiederanno nell’ambasciata italiana a New Delhi, dove avranno ”libertà di movimento”.

E’ appena il caso di ricordare che l’India aveva reagito al mancato rientro con l’ordine a tutti i posti di frontiera di non far più uscire dal paese l’ambasciatore italiano…

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