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Barcellona: il festival del Cinema chiude le porte a Baltasar Garzòn

Ma alla fine il festival gli ha chiuso le porte.

Con grande enfasi ormai molte settimane fa, la direzione del Festival de Cine y Derechos Humanos, che ogni anno si tiene tra Barcellona, New York e Parigi, aveva annunciato che l’inaugurazione dell’edizione del 2013 sarebbe toccata all’ex giudice dell’Audiencia Nacional spagnola Baltasar Garzón. Ma appena si è diffusa la notizia, organizzazioni politiche e sociali e associazioni per i diritti umani catalane si sono rivolte alla direzione del festival chiedendo che un evento di così grande prestigio – e che ha il patrocinio dell’UNESCO– non fosse macchiata dalla presenza di un personaggio così controverso e discutibile come Garzòn. 
Se nei Paesi Baschi è molto odiato – per anni tramite i suoi perversi teoremi ha mandato in carcere centinaia di attivisti politici e sociali condannati a pesantissime pene sulla base del suo ‘tutto è ETA’ – anche in Catalogna questo giudice non è molto apprezzato. Lo si ricorda per le operazioni giudiziarie contro i gruppi della sinistra indipendentista – che venne denominata con poca modestia ‘Operazione Garzòn – o la persecuzione, la detenzione e la tortura dei ‘giovani di Torà’ nel 2003, tutti episodi descritti minuziosamente nel libro “Ti presento il giudice Garzòn’ pubblicato recentemente a Barcellona.
E così associazioni come il Coordinamento per la Prevenzione e la Denuncia della Tortura si è rivolto alla direzione del festival chiedendo esplicitamente la cancellazione della presenza all’evento di Garzòn, in netto contrasto con la promozione dei diritti umani che campeggia nel nome del festival. Dopo pochi giorni è arrivata la buona notizia: non sono era stata cancellata la prevista inaugurazione dell’ex supergiudice, ma annullata anche la proiezione di un documentario agiografico sulle sue ‘eroiche gesta’.
La sacrosanta rettifica del programma ha così permesso di dare il giusto risalto a soggetti sociali protanogisti della vita politica e pubblica negli ultimi mesi, come la Plataforma de Afectados por la Hipoteca (PAH), il coordinamento che organizza coloro che non potendo pagare i mutui vengono sfrattati dalle banche, e l’Associazione Stop Bales de Goma, che si batte affinché le forze di sicurezza smettano di utilizzare le micidiali palle di gomma contro i manifestanti, che molte vittime hanno prodotto in anni di repressione.

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