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Barcellona: scontri tra pompieri e polizia

La protesta dei pompieri catalani, la maggior parte dei quali indossavano caschi e divise, è iniziata sotto la sede del ‘ministero’ della Sicurezza ed è arrivata fin sotto il portone del parlamento regionale di Barcellona, dove la tensione è presto aumentata fino a che le unità antisommossa dei Mossos d’Esquadra hanno caricato i vigili del fuoco che però hanno resistito. I manifestanti avevano acceso un gran falò a pochi metri dalla sede istituzionale ed hanno lanciato petardi e uova contro i cordoni degli agenti della Brigata Mobile dei Mossos schierati a protezione dell’assemblea autonoma.

Slogan ed esplosioni hanno disturbato la seduta della Commissione agli Interni alla quale stava partecipando il titolare Ramon Espadaler e il consigliere all’agricoltura Josep Maria Pelegrí, chiamati a presentare la campagna antincendio. Naturalmente il rappresentante del governo catalano ha fatto notare che mentre durante la riunione istituzionale erano state adottate decisioni importanti grazie al ‘civile dibattito’ fuori i lavoratori si erano comportati in modo ‘aggressivo e violento’. Ma ha mancato di specificare che la campagna destinata a frenare la distruzione del territorio catalano durante i mesi estivi ha segnato nuovi tagli al personale e alle risorse da destinare a questo difficile e pericoloso compito. La Generalitat catalana ha infatti deciso di mantenere lo stesso stanziamento previsto lo scorso anno, ma di ridurre il numero di vigili del fuoco impegnati nella campagna e soprattutto il numero di ore retribuite ai pompieri ausiliari, fondamentali nel contrasto degli incendi estivi visti i buchi di organico tra quelli a tempo pieno.

Dopo la prima carica ne è seguita una seconda ma i lavoratori non hanno voluto indietreggiare e quindi ne sono seguiti degli scontri durante i quali un pompiere – Rafael Blanco – è stato arrestato e poi rilasciato ma solo dopo esser stato denunciato per ‘resistenza a pubblico ufficiale’ e altri reati. Ma il vigile del fuoco ha negato di aver mai lanciato pietre mentre non ha smentito di aver tentato di togliere una radio a un celerino giustificandosi con la necessità di difendersi dai poliziotti che stavano agendo con estrema violenza contro i lavoratori ed in quel momento ha ricevuto una violenta manganellata.

La detenzione del pompiere ha generato per alcuni minuti una forte rabbia tra i manifestanti, che hanno minacciato di andarselo a riprendere fin dentro gli uffici della polizia nel Parlamento dove era stato condotto. Poi però avendo ricevuto rassicurazioni sulla pronta liberazione del loro compagno, i pompieri hanno atteso la sua scarcerazione ottenuta anche grazie all’intervento di alcuni deputati regionali e degli attivisti sindacali.

I video della protesta:  http://www.youtube.com/watch?v=6rFEFG0yicI
                                 http://www.youtube.com/watch?v=zaFmBu6d7iE

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1 Commento


  • memo

    giu’ uno giu’ tutti
    rispetto ai pompieri.

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