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Alice Walker: Alicia Keys, boicotta Israele

Alice Walker, rinomata autrice americana de “Il Colore Viola”, che ha fatto scalpore l’anno scorso in Israele per avere rifiutato l’autorizzazione a tradurre in ebraico il suo libro vincitore del Premio Pulitzer, ha pubblicato una lettera sollecitando la cantante Alicia Keys a cancellare il suo concerto programmato in luglio in Israele.

La Walker, che sostiene il Boicottaggio, il Disinvestimento e le Sanzioni (BDS), un movimento contro Israele e ha partecipato alla Flottiglia del 2011 per Gaza, dice nella sua lettera che sebbene non abbia mai incontrato la cantante, “mi addolorerebbe sapere che, col cantare in un paese di apartheid che viene boicottato da molti artisti internazionali consapevoli, ti stai mettendo in una situazione di pericolo (pericolo per l’anima)”.

Facendo riferimento al movimento per i diritti civili a cui ha partecipato ma che la 33enne star R&B è troppo giovane per avere conosciuto personalmente, la Walker incita al boicottaggio di Israele, “l’unica nostra opzione nonviolenta, e, come abbiamo imparato dalla nostra lotta in America, la nonviolenza è l’unico percorso per un futuro di pace”.

Pochi giorni dopo che Alicia Keys ha confermato in marzo la sua esibizione estiva, la campagna BDS ha cominciato a ingranare la sua marcia e i siti internet, le pagine Facebook e le petizioni che sollecitavano la Keys a cancellare il suo programma a esibirsi a Tel Aviv, hanno cominciato a diffondersi.

Nella sua lettera, Alice Walker ritiene Obama e la sua amministrazione responsabili in special modo della sofferenza dei palestinesi e termina la sua lettera suggerendo alla Keys di visitare Gaza.

“Questa per te è attualmente un meravigliosa opportunità di venire a conoscenza di una situazione dolorosa e sorprendente: che il nostro governo (in particolare Obama) sostiene un sistema crudele, ingiusto e incredibilmente malvagio… Per favore, se puoi farlo, vai a visitare i bambini di Gaza e canta loro del nostro reciproco amore per tutti i bambini, e del loro diritto a non soffrire per il solo fatto di esistere”.

Traduzione di Carlo Tagliacozzo per BDS Italia, da un articolo di Ha’aretz.

da Nena News

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