L’aggressione si è verificata mercoledì pomeriggio, intorno alle 18, nei pressi della stazione Saint-Lazare, nel IX arrondissement di Parigi. Clement Meric, 19 anni, è stato aggredito da una squadraccia composta da almeno tre fascisti, che apparterrebbero – secondo le prime ricostruzioni – alla JNR–Gioventù Nazionalista Rivoluzionaria, gruppo neonazista e skinhead francese. Sul luogo dell’aggressione era stato organizzato un mercatino per la vendita di vestiti, frequentato da molte persone, tra i quali anche la vittima che era insieme a tre amici. Quando sono arrivati i tre skinhead, tra cui una donna, sono volate invettive e spintoni. Poi però gli squadristi, ai quali si erano aggiunti dei ‘rinforzi’, hanno atteso che il ragazzo uscisse da un negozio e a quel punto Meric, secondo i primi risultati dell’inchiesta, è stato aggredito, “violentemente sbattuto al suolo” dal gruppo di estrema destra e “lasciato esanime” a terra. Clément è stato colpito con un tirapugni in pieno volto e ha sbattuto fortemente la testa contro un palo, perdendo subito conoscenza. “E’ stata un’aggressione molto violenta”, ha riferito un testimone. Il ragazzo è stato portato immediatamente in ospedale, ma non ce l’ha fatta e ieri sera i medici hanno dichiarato la sua morte cerebrale.
La presidente del Fronte Nazionale, Marine Le Pen, ha subito affermato l’estraneità del suo movimento di estrema destra rispetto a quelli che ha definito comportamento “inaccettabile e inammissibile”.
In un comunicato il Parti de Gauche, nel quale Meric militava, parla di ritorno dell’orrore fascista e per questo pomeriggio alle 18.30 ha convocato una manifestazione antifascista a Parigi, in piazza Saint-Michel.
Mentre piazza Saint-Michel si sta riempiendo di manifestanti antifascisti, dall’ospedale dove era ricoverato lo studente è giunta la notizia che Clement Meric è morto.
Intanto la polizia ha posto in stato di fermo finora sette estremisti di destra. I sospetti, affermano le forze di sicurezza, appartengono tutti alla destra più estrema e alcuni di loro sono membri del piccolo movimento ‘Jeunesses nationalistes revolutionnaires (JNR) e del movimento affiliato, Troisieme Voie. In mattinata, il leader del gruppo neofascista JNR, Serge Ayoub, il cui nome di battaglia è ‘Batskin’, aveva respinto ogni coinvolgimento del suo gruppo di cui però associazioni antirazziste e partiti della sinistra chiedono ora lo scioglimento.
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