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I soldati israeliani violentano i bambini palestinesi

Sono bambini dai 9 ai 15 anni, con l’unica colpa di aver resistito all’artiglieria dei militari e poliziotti israeliani lanciando sassi contro i blindati dell’esercito. 7mila di loro, tra il 2002 e il 2013 sono stati torturati, subendo abusi sessuali, picchiati e minacciati di morte nelle democratiche galere israeliane. Ma Israele non vede e non sente. È questo l’agghiacciante bilancio pubblicato dal Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite, che ha formalmente accusato il governo di Benjamin Netanyahu di ripetute violenze contro i piccolissimi prigionieri.

Quasi tutti loro sono stati arrestati durante incursioni notturne, venivano bendati e caricati sui mezzi dell’esercito. Il più delle volte, poi, trasferiti senza preavviso in altre carceri e senza comunicarlo alla famiglia, che perdeva le loro tracce. Veri e propri metodi da Cile di Pinochet, per esercitare sui giovanissimi violenze psicologiche, al fine di estorcere una confessione. malmenati in cella, violentati e spinti alla confessione con la minaccia di fare del male ai loro familiari. Spesso lasciati senza cibo, né acqua e senza la possibilità di andare in bagno. A confermare le accuse delle Nazioni unite, ci sono anche le confessioni di molti soldati israeliani, che hanno ammesso le violenze.

«Profonda preoccupazione circa i maltrattamenti e le torture ai bambini palestinesi arrestati, processati e detenuti da parte della polizia e dei militari israeliani», scrive il gruppo di lavoro dell’Onu, nel dossier pubblicato di recente. «Metodi – scrive ancora l’Onu – perpetrati dal momento stesso dell’arresto, passando per la fase del trasferimento e gli interrogatori. Lo scopo è quello di ottenere una confessione, anche in maniera del tutto arbitraria. Ad ammetterlo sono stati diversi soldati israeliani». Secondo le leggi di Israele, i minori palestinesi possono essere arrestati e condannati fino a 20 anni di reclusione, con l’accusa di aver lanciato sassi contro i blindati dei militari.

da  www.controlacrisi.org

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4 Commenti


  • Antonella Miriello

    Purtroppo nessuno, e tantomeno Contropiano, ha risposto alla mia domanda di avere i riferimenti Onu precisi.
    Mi rivolgerò quindi a Onu.
    Risparmierei polemiche.
    È vero che i bambini sono usati come scudi, ma questo non c’entra con sevizie.
    È vero che Israele è uno stato civile e democratico, ma occorre capire se esercito sia altrettanto formato


    • Redazione Contropiano

      Israele è uno stato in apartheid, in cui la pienezza dei diritti vale solo per i residenti di religione ebraica. Di recente, oltretutto, e per essere ancora più espliciti, è stata cambiata la Costituzione proprio per definire Israele “stato ebraico”. E palestinesi res nullius…
      p.s. La pratica militare degli “scudi umani” è espressamente considerata tra i crimini contro l’umanità e vietata anche dalla Carta dell’Onu. Insomma, non è che sia da considerare un “reato minore” rispetto a quelli descritti nell’articolo…


  • marco contadini

    Beh, sembrerebbe che tutti facciano i cattivi con “Israele”, anche il New York Times …… forse i più convinti sionisti potrebbero, mettere leggermente in discussione le loro certezze….Io ne ho una sola, chi si sente certo e pieno di verità, o è idiota o in malafede…
    https://www.nytimes.com/2015/06/23/world/middleeast/israel-gaza-report.html


  • Alberto Cavecchi

    La notizia è dovunque, reuters, huffpost, aljazeera, etc. E’ scossa, Antonlla Miriello? Comprensibile, meno comprensibile infilare la testa sotto la sabbia.

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