Menu

Pedofilia: nuove ombre sul Vaticano


Nuove, pesanti ombre si addensano sull’arcivescovo di New York, cardinale Timothy Dolan: nuove carte pubblicate dall’arcidiocesi di Milwaukee in Wisconsin, di cui il porporato fu al timone dal 2002 al 2009, rivelano che nel 2007 l’alto prelato chiese e ottenne dal Vaticano il permesso di spostare 57 milioni di dollari in un fondo fiduciario. Il giro di cassa sarebbe servito ”per meglio proteggere questi fondi – come scrisse lui stesso – da eventuali ricorsi legali e richieste di risarcimento” presentati da vittime di abusi sessuali compiuti da sacerdoti. Dolan, che é anche il presidente della Conferenza Episcopale degli Stati Uniti, ha sempre respinto queste accuse, e ha continuato a farlo anche adesso, definendole ”attacchi vecchi e tesi a screditare la sua immagine”. Fatto sta che il Vaticano – secondo quanto emerge dalle carte pubblicate per ordine della magistratura – si mosse rapidamente per dare l’ok alla richiesta dell’arcivescovo, anche se ci vollero spesso anni per la rimozione dei preti di cui erano stati accertati gli abusi sessuali su minori. Dai files diffusi emerge il profilo di circa 42 sacerdoti le cui azioni alla fine hanno costretto nel 2011 la diocesi a andare in bancarotta. Tra questi padre Lawrence Murphy, che avrebbe molestato 200 ragazzini sordomuti, e Sigfried Widera, accusato di 42 casi di abusi tra Wisconsin e California e morto suicida in Messico dove era riparato per sfuggire alle autorità statunitensi. Ma per Jeff Anderson, l’avvocato che rappresenta la maggior parte delle oltre 500 vittime di abusi sessuali compiuti da prelati, la novità dei files appena resi noti sta nella dimostrazione della “lentezza” della Chiesa nel far pulizia in contrasto con la rapidità con cui dal Vaticano venne data luce verde per garantire che i fondi ecclesiastici fossero messi al riparo da eventuali ingiunzioni di pagamento alle vittime da parte della magistratura. La richiesta di Dolan partì il 4 giugno e fu approvata dalla Santa Sede il 18 luglio. ”Ci vollero invece sette anni da quando vennero fatte le accuse – ha commentato Anderson – prima che padre John Wagner, reo confesso di avere abusato di 10 minori, venisse estromesso dalla Chiesa. Anche l’ex sacerdote John O’Brien restò prete per cinque anni anche se era già stato condannato per lo stupro di un teenager e aveva chiesto lui stesso di essere spretato: a un certo punto un funzionario vaticano scrisse a Dolan che non poteva girare il dossier a Papa Benedetto XVI senza ”una ammissione di colpa e una sincera espressione di rimorso”. Come Dolan, considerato uno dei più influenti prelati cattolici del mondo e incluso durante l’ultimo Conclave nella rosa dei papabili, e i suoi predecessori hanno risposto agli abusi é raccontato in 6.000 pagine di documenti: ”Preparatevi a restare sconvolti”, aveva messo in guardia alla vigilia della pubblicazione l’arcivescovo Jerome E. Listecki che nel 2009 ha preso il posto di Dolan. 

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *