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Perù. Durissimi scontri a Lima

La protesta sociale si è scatenata contro recenti leggi varate dal presidente Humala sul settore pubblico e quello universitario. L’introduzione di una valutazione annuale per i dipendenti pubblici e criteri molto più selettivi per l’accesso alle università e la creazione di organi di controllo privati  ed esterni per la loro gestione, sono il perno delle misure varate dall’esecutivo. Per i lavoratori pubblici e gli studenti scesi in piazza ieri, invece, le misure puntano alla privatizzazione, limitano l’indipendenza del settore pubblico e portano anche a un aumento delle tasse universitarie.
Ieri sono scesi in piazza massicciamente nella capitale Lima e in altre città del Perù. Per le strade della città e davanti al Parlamento ci sono stati gravi scontri: la polizia in tenuta antisommossa ha utilizzato gas lacrimogeni e idranti per disperdere i manifestanti che, a loro volta, hanno risposto lanciando pietre e bastoni. Ci sarebbero almeno una decina di arresti e diversi feriti tra gli studenti.

Un video sugli scontri a Lima
http://www.youtube.com/watch?v=uANpvi_KjKs

Il presidente peruviano Ollanta Humala Ollanta Humala è un ex militare eletto presidente del Perù nel 2011 soprattutto grazie al sostegno delle fasce più povere della popolazione, concentrate nelle aree rurali del paese. Oggi è accusato però di aver deluso le aspettative di chi lo aveva sostenuto. Già in campagna elettorale Humala si era piegato ai diktat del FMI e di Washington rinnegando il suo passato di nazionalista che lo aveva fatto ritenere – assai impropriamente – come un nuovo Chavez.

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