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Maduro annuncia: “asilo umanitario” per Snowden

Il presidente venezuelano Nicolas Maduro ha annunciato ieri sera che offrirà “asilo umanitario” all’americano Edward Snowden, ricercato dagli Stati Uniti per spionaggio.
Poco prima anche il presidente nicaraguense Daniel Ortega si era dichiarato disposto a concedere l’asilo a Snowden.
“In quanto capo di Stato ho deciso di offrire asilo umanitario al giovane statunitense Edward Snowden, per proteggerlo dalla persecuzione che è stata scatenata da uno dei governi più potenti del mondo”, ha detto Maduro in un discorso ufficiale trasmesso in diretta televisiva.
Naturalmente, questa decisione non risolve il problema pratico del trasferimento di Snowden dalla zona transito dell’aeroporto di Mosca a una dimora più sicura. Il dirottamento su Vienna dell’aereo presidenziale di Evo Morales, teoricamente protetto dall’immunità diplomatica, ma obbligato ad atterrare e perquisito dalle “teste di cuoio” (austriache, ufficialmente, ma nessuno ha chiesto loro i documenti…), ha chiarito a tutto il mondo che gli Usa non intendono rispettare nessuna convenzione internazionale pur di mettere le mani sul giovane informatico.
E’ da sottolineare, secondo noi, anche l’espressione “asilo umanitario” usata da Maduro. Che rovescia uno dei luoghi comuni linguistici più insensati degli ultimi venti anni (ricordate quante guerre “umanitarie” ci sono state nel frattempo?), restituendo alle parole un minimo di fondamento.

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