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“Cecchini” sulla Siria

Spari contro gli ispettori dell’Onu e conferenza stampa del segretario di stato Usa, Kerry. E’ il giorno dei cecchini. I primi ostacolano la possibilità di sapere qualcosa di più sull’uso delle armi chimiche in Siria, il secondo annuncia che l’intervento militare diventa più vicino.

La prima giornata di indagini degli ispettori delle Nazioni Unite è cominciata sotto il tiro dei cecchini. Spari di non meglio precisata provenienza hanno infatti tentato di impedire agli esperti Onu – presenti sul terreno per indagare sul presunto uso di armi chimiche – di recarsi in uno dei sobborghi della capitale colpito, secondo testimoni e medici, dall’ “attacco chimico” del 21 agosto scorso che avrebbe causato la morte di centinaia di persone.

Mentre gli ispettori dell’Onu incontrano difficoltà per svolgere il loro lavoro, l’amministrazione Usa gioca d’anticipo con una conferenza stampa del segretario di stato Kerry che, di fatto, rende del tutto inutili i risultati delle ispezioni dell’Onu. “Siamo in possesso di molte informazioni circa il ricorso alle armi chimiche, e molte altre le stiamo valutano assieme agli alleati” ha detto stasera John Kerry,  che ha parlato di un uso ”indiscriminato” e ”su larga scala” dei gas. L’atteggiamento del governo siriano non e’ stato quello di qualcuno che non aveva nulla da nascondere, ”non era quello di un regime che voleva provare al mondo di non aver usato armi chimiche”. L’uso di armi chimiche e’ innegabile e ci ”sono pochi dubbi” sul fatto che sia stato il governo di Assad a usarle: ”continuiamo a rivedere le opzioni con i consiglieri nazionali, i partner internazionali e il Congresso” ha rincarato la dose il portavoce della Casa Bianca, Jay Carney, sottolineando che Obama non ha ancora deciso e poi spiega: ‘Non vogliamo speculare su possibili risposte”. Anche sull’Iraq l’allora segretario di stato Colin Powell si disse certo dell’esistenza delle armi chimiche. Due anni dopo affermò che non era così e che le sue affermazionisi basavano su quanto gli aveva “con certezza” la Cia. La conferenza stampa di Kerry, stranamente, è iniziata in ritardo rispetto all’orario in cui era stata convocata, una ennesima anomalia nelle consuetudini di Washington.

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