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Spionaggio: l’ira di Dilma Rousseff contro Obama

Non si allenta la tensione tra il Brasile e gli Stati Uniti esplosa quando è emerso che i servizi segreti e le varie agenzie di sicurezza stavano spiando le comunicazioni private, comprese quelle personali di dirigenti politici ed istituzionali, di milioni di persone in tutta l’America Latina. Con l’approvazione del Premio Nobel per la Pace Barack Obama.

Nelle ultime ore la presidente del Brasile Dilma Rousseff ha cancellato la visita di Stato prevista per il 23 ottobre a Washington. I comunicati congiunti parlano di decisione comune, ma la scelta in realtà è di tipo unilaterale. Recentemente la Rousseff è stata informata del fatto che anche delle sue comunicazioni molto riservate – inerenti gare per l’assegnazione di appalti petroliferi ed altro – con il suo staff erano state intercettate dagli spioni della National Security Agency di Washington.

«Lo organizzeremo fra pochi mesi, quando le cose si saranno chiarite, quando il programma di revisione delle procedure Nsa sarà finito», dice il comunicato “congiunto” diffuso ieri. Nei prossimi giorni dal Brasile partirà una commissione parlamentare diretta a Mosca per sentire cosa ha da dire Edward Snowden, colui che ha rivelato le operazioni di spionaggio internazionale degli Stati Uniti e che per questo è dovuto riparare all’estero, perseguitato dalle agenzie governative del suo paese.
Le conseguenze per gli USA potrebbero essere assai più gravi della cancellazione di un viaggio ufficiale – che comunque sarebbe stata la prima di un presidente brasiliano a Washington dal 1995 -e di alcune denunce da parte dei governi dell’America Latina. Secondo alcune fonti a Brasilia starebbero pensando di cancellare un ordine da 4 miliardi alla multinazionale statunitense Boeing per l’acquisto di 36 caccia F18. Lo spionaggio dell’Nsa ai danni delle classi dirigenti sudamericani potrebbe avere conseguenze anche in Messico, paese ancora assai vicino all’amministrazione Obama, dopo che si è scoperto che anche il presidente Enrique Peña Nieto è stato intercettato a lungo. E ci sono ancora intellettuali che continuano a chiedersi perché il mondo odia gli Stati Uniti…

 

 

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