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Turchia: al via muro anti-profughi al confine con la Siria

Da più di due anni il governo Erdogan è attivo nel sostegno dei ribelli e nella destabilizzazione della vicina Siria: addestra, finanzia e arma le milizie che combattono contro l’esercito regolare, non disdegnando quelle più legate al fondamentalismo islamico e addirittura ad Al Qaeda. Ad Ankara è quindi da imputare una enorme responsabilità nell’aver precipitato la Siria in una catastrofe politica, economica, civile ed umanitaria, che costringe milioni di cittadini di quel paese a fuggire dai combattimenti, dalle distruzioni, dalla fame, per cercare riparo altrove. Finora il governo liberal-islamista dell’Akp aveva fatto leva, per convincere la comunità internazionale della necessità di un intervento militare diretto contro Damasco, proprio sull’emergenza umanitaria e sul grande flusso di profughi, parte dei quali ha accolto, salvo poi ammassarli in condizioni indecenti nei territori del sud della Turchia, al confine con Damasco.

Ora che l’intervento militare diretto sembra rimandato o forse addirittura tramontato, l’argomento dei ‘poveri profughi’ non serve più. Ed ecco che pochi giorni fa la Turchia ha avviato i lavori per la costruzione di un muro alto due metri e sovrastato da filo spinato lungo un tratto dell’esteso confine con la Siria (900km) presso Nusaybin, nel sud-est del Paese, a pochi chilometri dalla città siriana di Qamishli a maggioranza curda. E’ proprio contro il movimento al di qua e al di là della frontiera delle milizie curde, il principale avversario delle milizie jihadiste manovrate da Ankara, che sembra diretto il muro.

L’agenzia turca Dogan, che riporta la notizia, non spiega quanti chilometri sarà lunga la barriera, che ufficialmente ha l’obiettivo di bloccare i migranti siriani senza documenti e il contrabbando. Non basta. Un progetto simile è stato annunciato dal ministro del Commercio Hatati Yazici dalla parte opposta del confine con la Siria: un muro di quasi 3 chilometri verrà costruito dalle forze armate al posto di frontiera di Cilvegozu nella provincia di Hatay (Antiochia). 

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