Menu

Siria/Turchia: violenti scontri al corteo contro il muro

Si è conclusa con violenti scontri con la polizia la manifestazione convocata oggi a Nusaybin da vari gruppi politici curdi e dalla popolazione della città del sud della Turchia contro la costruzione di un muro sul confine con la Siria.
Questa mattina alcune migliaia di persone erano arrivate sul confine rispondendo all’appello del Partito della democrazia e della pace (Bdp, che rappresenta la comunità curda di Turchia) per chiedere al governo di fermare i lavori per la realizzazione della barriera di filo spinato, acciaio e cemento in costruzione tra le città curde gemelle di Nusaybin e Qamishli, a poche centinaia di metri una dall’altra ma divise dal confine tra i due stati.
Il raduno a cui hanno partecipato anche diversi dirigenti politici giunti da altre regioni del Kurdistan si è svolto in maniera determinata ma pacifica, mentre a Nusaybin uno sciopero paralizzava locali, negozi e attività economiche.
Ma poi nel primo pomeriggio un gruppo di manifestanti col viso coperto si è diretto verso il confine, lanciando petardi e sassi contro la polizia (almeno questa è la versione delle agenzie di stampa locali). Per disperdere i dimostranti gli agenti della polizia turca presente da giorni in forze nella zona e oggi ulteriormente rafforzati hanno fatto largo uso di gas lacrimogeni e getti d’acqua sparati dagli idranti montati sui blindati.
A inizio ottobre le autorità turche hanno annunciato la costruzione di una barriera alta due metri e sovrastata da filo spinato lungo un lungo tratto del confine con la Siria (900km), presso Nusaybin, con la giustificazione che servirebbe a impedire il passaggio di profughi, contrabbandieri o addirittura terroristi. Ma il Bdp e la comunità curda più in generale denunciano che il vero obiettivo del nuovo muro è bloccare gli scambi tra le comunità curde che vivono ai due lati della frontiera in un momento in cui i curdi siriani si autogovernano dopo aver cacciato le truppe di Assad (mandate a combattere su fronti più vitali per il regime di Assad) e aver combattuto le milizie islamiste spesso addestrate e finanziate proprio dal governo turco.

Leggi anche:

Turchia: sindaca in sciopero della fame contro il muro che divide i curdi

                          

                          

                          

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *