Menu

L’aria che tira. Un aggiornamento da Gaza

Ciao!

 

Prima di tutto vi informo che qui ha piovuto, che significa che inizierà presto la stagione della semina. In diversi internazionali che ci recheremo ad accompagnare i contadini vicino alla barriera di separazione, in alcuni casi useremo la giacchetta gialla rifrangente di riconoscimento, in altri no. Questo perché ci è sembrato che avere le giacchette gialle significasse in qualche modo differenziarci troppo dai contadini, e appare quasi come in messaggio “non colpire me, colpisci lui” verso i cecchini israeliani. Abbiamo scritto al consolato informandoli di questo fatto, a questo link ( http://libera-palestina.blogspot.com/2013/12/piove-gaza.html ) trovate anche lo scambio di mail.

 

Ci sono state un paio di iniziative al porto e con i pescatori in questo periodo, in una dei bambini lanciavano delle mini-arche in mare, nell’altra i pescatori hanno fatto una manifestazione in mare per evidenziare le condizioni in cui sono costretti a vivere. Le trovate entrambe a questo link ( http://libera-palestina.blogspot.com/2013/12/mini-arche-di-gaza-e-manifestazione-dei.html ): c’è un breve video sulle mini arche e le foto e il report della manifestazione dei pescatori.

 

 

Prima della manifestazione di Torino qui abbiamo creato un appello video che spingesse ad andare a manifestare, che per la verità è già girato abbastanza ( http://libera-palestina.blogspot.com/2013/11/appello-da-gaza-per-la-manifestazione.html ). Riguardo questo vorrei dire personalmente sono rimasta sorpresa dal fatto che alcuni gruppi abbiano fatto il possibile per spostarla (in seguito alla decisione di spostare il vertice a Roma), ignorando il percorso nazionale che ha fatto si che la manifestazione fosse a Torino in quelle date, perché il risultato di questo gesto sono state inutili fratture e attriti. Spero che queste fratture ed attriti abbiano modo di essere almeno in parte risaldate, d’altronde si sono svolte iniziative interessanti sia a Roma che a Torino.

 

 

 

A questo link ( http://libera-palestina.blogspot.com/2013/11/page-margin-2cm-p-margin-bottom-0.html ) trovate il diario di un giorno nel villaggio di Khuza’a, credo che dia un’idea della quotidianità in quel villaggio, ci sono anche diverse foto; mentre a quest’altro ( http://libera-palestina.blogspot.com/2013/11/unincursione-del-2006-le-cui-ferite.html ) trovate quello che ci hanno raccontato alcune famiglie che siamo andati a trovare nella zona di Jabal al-Kashef, che portano i traumi di diverse incursioni ed invasioni delle loro case da parte delle forze di occupazione sioniste.

In questo periodo il valico di Rafah è aperto circa una volta ogni 10 giorni, ed anche in questi casi spesso non riescono a passare tutte le persone che hanno il permesso per farlo. La mancanza di elettricità resta un problema, come la mancanza di carburante.

 

Vi informo inoltre che per le foto ho creato un account flikr, si chiama “silvia in Gaza”, e che, per quanto riguarda le notizie fresche, continuo ad aggiornare la pagina facebook della rete italiana ism ( https://www.facebook.com/ReteItalianaIsm )

 

 

Domani (oggi, ndr) è la giornata Italiana per il boicottaggio di Sodastream, azienda israeliana con sede nelle colonie, che produce gasificatori per l’acqua. Sono previste diverse iniziative in molte parti d’Italia, e anche io mi unisco all’invito (anche se sono in ritardo) a partecipare.

 

Buonanotte

 

 

Silvia

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *