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Google sbarca nella robotica da guerra. Con l’esercito Usa, of course

Google si dà agli armamenti, portando tutta la potenza innovativa di cui dispone nel campo delle armi da guerra “senza umani” da utilizzare ovviamente contro gli esseri umani. Contraddice la “prima legge della robotica” secondo i comandamenti di Asimov, ma si sa, qui non stiamo mica facendo letteratura, bensì soldi.

 

L’annuncio arriva a risollevare il morale di un’America impoverita e che ha osservato – facendo finta di non vedere – l’arrivo di una navicella cinese sulla Luna, 37 anni dopo l’ultima missione, con un robot (guarda caso) che se ne sta andando in giro per il satellite.

 

E’ un passo avanti gigantesco verso quel futuro angoscioso consegnatoci dalla saga di Terminator e altre decine di film. Solo che è tutto reale – anche il “virtuale” lo è, finché funziona l’energia elettrica – e a disposizione di un imperialismo decadente che sogna di poter governare il mondo con i droni, Gaza-style.

A questo punto però cade, senza possibilità di risorgere, ogni discorso fumoso sulla “Rete” come luogo libero. Il principale motore di ricerca del pianeta, infatti. Si lega strettamente e indissolubilmente al governo degli Stati Uniti; anzi, addirittura al Pentagono. È noto che chiunque ottenga contratti consistenti col ministero della Difesa deve contemporaneamente far proprie le “esigenze di sicurezza” indicate dalla Casa Bianca e da tutta l’amministrazione di Washington.

 

Non che sia una novità clamorosa. Già la sortita di Edward Snowden, a proposito del sistema di spionaggio universale controllato dagli Usa, nel cosiddetto “scandalo Datagate”, aveva chiarito che da sempre Google passava le informazioni sul traffico Internet direttamente alla Nsa (National Security Agency), l’agenzia governativa del settore. Miliardi di dati tutti “sensibili” (identità e indirizzi Ip degli utenti, contenuto delle loro ricerche online, mail, preferenze politiche e commerciali… tutto il “profilo” di ogni essere umano che si affacci sulla Rete, insomma) nella mani decisamente “di parte” di un solo governo. L’unico del piantea, fra l’altro, che sia costantemente in guerra dal 1945 ad oggi.

 

La notizia vien fuori – per sgradevole coincidenza – nello stesso giorno in cui un giudice federale ha stabilito che il programma di sorveglianza telefonica portato avanti dalla Nsa è probabilmente incostituzionale. Non che ci sia da attendersi per questo clamorosi passi indietro da parte dell’amministrazione Usa, si sa che la “sicurezza” è stata posta da tempo – e non soltanto negli Usa – davanti a ogni altro valore o considerazione.

 

Di certo potrebbe però trattarsi dell’inizio dell’abbandono dei prodotti Google da parte di una quota crescente di clienti in tutto il mondo. Sapere che il proprio cellulare, tablet, smartphone, con o senza il sistema operativo Android o il browser Chrome, è lo strumento migliore che il governo statunitense possa avere per schedarti, pedinarti (senza muovere un passo), schedare il reticolo delle tue amicizie o dei rapporti di lavoro, fino ad usare la telecamerina dello smartphone per riprendere l’ambiente in cui ti muovi e tutte le tue più “private” attività… beh, è un buonissima ragione per dire addio a qualsiasi creattura partorita dagli ex “ragazzi di Mountain View”.

 

Qui di seguito l’articolo pubblicato da CnnMoney.

 

 

 

 

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Google ha acquisito Boston Dynamics, una società nota per lo sviluppo di robot super-veloci simil-animali con forti legami con l’esercito americano .
Il fondatore di Boston Dynamics, Marc Raibert, ha confermato l’acquisto ai microfoni della CNNMoney .
“Siamo eccitati e in attesa di fare un paio di passi avanti nella robotica, lavorando come parte del gangbuster team di Google”, ha detto.
L’acquisto fa parte di più ampia offensiva di Google nel campo della robotica, sotto la guida da Andy Rubin, l’uomo responsabile per lo sviluppo della piattaforma Android per gli smartphone .
Google ha pian piano acquistato altre sette imprese di robotica nel corso degli ultimi sei mesi, con alcune delle società che vanno annunciando l’inizio di una “rivoluzione robot”.
Raibert ha rifiutato di commentare il prezzo pagato Google per la sua azienda, e non si è sbilanciato dell’elaborare piani di sviluppo del prodotto.
Boston Dynamics si è costruita una forte reputazione con i suoi robot per carichi pesanti che possono correre più veloce di Usain Bolt, scalare muri come un geco e saltare in alto più di 30 piedi (10 metri).
Questa società lavora con l’esercito degli Stati Uniti per sviluppare robot avanzati e ha stretti legami con la Defense Advanced Research Projects Agency, o DARPA .
L’azienda ha vinto quasi 140 milioni di dollari di contratti con il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti dal 2000, secondo il sito web USASpending.gov. Nello stesso periodo, Google ha avuto meno di 300 mila dollari da contratti della difesa .

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L’acquisizione arriva quando le imprese tecnologiche hanno intensificato la loro sperimentazione con l’utilizzo della robotica per offrire servizi. Amazon ha annunciato all’inizio di questo mese che sperava di utilizzare veicoli aerei senza equipaggio – o droni – per effettuare le consegne ai clienti.
Google è già entrato nella gara per commercializzare auto senza conducente. Il Nevada è diventato il primo stato degli USA a concedere la licenza per questo tipo di veicoli l’anno scorso.
L’amministratore delegato e co-fondatore di Google, Larry Page, ha scritto in un post pubblico di questo mese che era entusiasta di nuovo progetto di Andy Rubin.
“E’ ancora molto presto per questo, ma io non vedo l’ora di scoprire i progressi”, ha scritto.
Boston Dynamics è stata fondata nel 1992, dopo essere messa in piedi dal Massachusetts Institute of Technology.

 

 

 

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