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Stati Uniti: taser contro un ragazzo, la polizia uccide diciottenne

Un agente della polizia della Carolina del Nord – Stati Uniti – ha ucciso un ragazzo di soli 18 anni colpendolo con il proprio taser. La vittima – un adolescente che soffriva di schizofrenia e che soffriva di depressione – è morto in casa sua, davanti ai genitori, a causa della forte scossa somministratagli dall’agente con una pistola elettrica.

I familiari avevano chiamato la polizia chiedendo aiuto dopo che il ragazzo aveva cominciato ad avere una violenta crisi ma per tutta tre ufficiali a bordo di una pattuglia, una volta arrivati, hanno fatto irruzione nella casa, hanno immobilizzato il ragazzo al suolo.
Quando Keith Vidal – così si chiamava la vittima – era già inerme e steso a terra, bloccato da due agenti, il terzo ufficiale gli ha scaricato sul petto il suo taser al grido di ‘Non fateci perdere tempo’, uccidendo il giovane sotto gli occhi dei genitori inorriditi.

“Non c’era nessun motivo per usare il taser contro mio figlio” ha denunciato il padre di Keith Vidal, Wilsey, in un comunicato. “Hanno ucciso mio figlio a sangue freddo. Abbiamo chiesto aiuto alla polizia e loro l’hanno ucciso”.

 

Dopo l’incidente non sono arrivati commenti dall’Ufficio dello Sceriffo della contea di  mentre la Procura locale e quella statale hanno annunciato un’inchiesta. La famiglia, che ha già perso una figlia a causa di un incidente stradale, ha annunciato l’intenzione di andare fino in fondo e di pretendere una punizione severa per l’assassino del diciottenne.

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