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Colombia: sospeso il ‘golpe’ contro il sindaco di sinistra di Bogotà

Nelle settimane scorse il governo di destra colombiano, uno degli ultimi ancora nell’orbita statunitense, aveva ordinato la destituzione del sindaco della capitale Bogotà, l’esponente della sinistra Gustavo Petro, giustificando quello che in molti hanno definito un tentativo di golpe con la violazione da parte del primo cittadino di alcune norme amministrative.
A sostegno di Petro, primo sindaco di sinistra sopravvissuto negli ultimi decenni agli attentati degli squadroni della morte e alla repressione preventiva da parte del governo, sono da subito scese in campo numerose forze politiche, sociali e sindacali progressiste, e a centinaia di migliaia i cittadini di Bogotà sono scesi più volte in piazza (vedi la foto) contro l’ennesimo abuso del presidente Juan Manuel Santos.

Ora, dopo numerose prese di posizione contrario a livello internazionale, il governo è stato obbligato a fare un passo indietro e l’altro ieri il tribunale amministrativo di Cundinamarca, il dipartimento a cui appartiene la capitale Bogotá, ha ordinato la sospensione provvisoria del provvedimento di destituzione del sindaco Gustavo Petro, ex senatore proveniente dalle file del Movimento Guerrigliero M-19.

La mossa è arrivata all’indomani della ratifica della rimozione di Petro, decisa dalla ‘Procuradoría’ generale della nazione, un organismo controllato dal governo che controlla l’operato dei funzionari, guidata dal contestato giurista di destra Alejandro Ordoñez. La sanzione a carico di Petro, condannato anche a 15 anni di inabilitazione dai pubblici uffici per aver deciso di municipalizzare la raccolta e la gestione dei rifiuti nella capitale escludendo le imprese imprave, può essere decisa solo dal presidente Santos, a cui ora la corte locale ha chiesto di astenersi dal farlo fino a quando non sarà risolta la questione di merito. Ora c’è da attendere anche l’esito del ricorso di Petro alla Commissione interamericana dei diritti dell’uomo a cui i suoi legali si erano rivolti.
Lunedì scorso il sindaco destituito aveva annunciato avrebbe disobbedito alla destituzione e aveva esortato i suoi sostenitori, che da settimane protestano in piazza, a continuare la mobilitazione ad oltranza.
Il ‘golpe’ governativo contro Petro ha avuto effetti assai negativi anche sull’andamento del processo di pace in corso all’Avana fra il governo e la guerriglia delle Farc (Forze armate rivoluzionarie della Colombia) secondo le quali l’ennesima mossa di Santos non è altro che il segno del carattere dittatoriale delle classi dominanti del paese.

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