Menu

L’Arabia Saudita ha i missili. E li punta sull’Iran

L’Arabia Saudita, nel 2007, ha acquistato dalla Cina dei missili balistici a medio raggio. E lo ha fatto con l’aiuto dei servizi segreti statunitensi, ufficialmente perché volevano sincerarsi del fatto che Riad non li utilizzasse per montarci testate nucleari (che i wahabiti sarebbero comunque riusciti, secondo molte fonti, a procurarsi nel frattempo).

A rivelare nero su bianco ciò che molti sospettavano – e alcuni sapevano, facendo finta di nulla – è stata la rivista statunitense Newsweek, che riporta notizie di intelligence. Secondo queste rivelazioni definite ‘sicure’ la petromonarchia – che negli ultimi anni sta accrescendo il proprio potere economico e militare e si sta imponendo come potenza regionale – non solo possiede missili balistici in grado di colpire un territorio a parecchie centinaia o migliaia di chilometri ma li tiene puntati verso l’odiato Iran (che a sua volta tiene i suoi orientati verso la penisola arabica).

Ai vecchi DF 35 recentemente le forze armate di Riad avrebbero sostituito i più moderni “DF-21 East Wind”, missili a combustibile liquido di media portata (fino a 1700 km), che possiedono un raggio di azione leggermente minore rispetto ai predecessori ma una precisione maggiore.   

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *