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Purghe anticomuniste in Sud Corea: deputato rischia 20 anni di carcere

La procura di Seul – Corea del Sud – ha chiesto ieri di condannare a 20 anni di prigione Lee Seok Ki. L’accusa nei confronti del cinquantaduenne deputato di sinistra è di aver pianificato una insurrezione contro il governo del paese nel caso in cui dovesse esplodere una guerra con la vicina e nemica Corea del Nord.

Seok Ki è stato eletto al parlamento nelle liste del Partito Progressista Unificato ed è accusato di essere a capo di una formazione politica clandestina di estrema sinistra – l’Organizzazione Rivoluzionaria – che simpatizza con il regime della Corea del Nord. E ciò violerebbe la rigida legislazione anticomunista della Corea del Sud, ribattezzata eufemisticamente “Legge per la Sicurezza Nazionale”.
La procura statale chiede per il parlamentare anche l’inabilitazione totale per i 10 anni successivi alla liberazione di Lee dal carcere. Il deputato è accusato di aver progettato, insieme ad altri 130 membri dell’Organizzazione Rivoluzionaria, alcuni attentati contro infrastrutture chiave del paese come le telecomunicazioni e le ferrovie. Nel corso di alcune riunioni segrete notturne, afferma l’accusa basandosi sugli atti della polizia e dei servizi segreti, Lee avrebbe gridato slogan a favore della Corea del Nord e cantato marce militari comuniste.

Nel procedimento sono imputati anche altri sei dirigenti del Partito Progressista Unificato – per loro sono stati chiesti quindici anni di reclusione ciascuno – nei confronti del quale il Tribunale Costituzionale di Seul ha già avviato le procedure per la messa fuori legge. La sentenza dovrebbe arrivare tra quindici giorni circa.

“E’ necessaria una punizione esemplare perché Lee ha ordinato ai membri dell’Organizzazione Rivoluzionaria di preparare scontri e azioni militari abusando della sua condizione di deputato” ha affermato la Procura durante il processo, celebrato nel Distretto di Suwon. “L’unico modo per evitare che ciò si ripeta è rinchiudere Lee in una cella per un lungo periodo” ha aggiunto l’accusa.

Il parlamentare ha già scontato una consistente condanna negli anni ’90, anche allora accusato di aver fondato un partito di sinistra clandestino favorevole al regime della Nord Corea. Dopo esser stato liberato in seguito ad un indulto concessogli dal Presidente della Repubblica, Lee è stato eletto in parlamento nel 2012, e fu immediatamente accusato di “malversazione di fondi pubblici” prima di essere incriminato quest’anno per reati di tipo politico.

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