Menu

Li cacciò nel 1492, ora Madrid concede la nazionalità agli ebrei sefarditi

In Israele dilaga la ‘febbre spagnola’. A innescarla é stato il via libera del governo di Madrid a un disegno di legge che prevede la concessione della nazionalità spagnola ai discendenti degli ebrei sefarditi espulsi dai Re Cattolici nel 1492. E nelle famiglie di origine sefardita, soprattutto d’Israele, si é scatenata una vera e propria ‘caccia all’avo’ spagnolo, alla ricerca di un legame dei propri antenati con la storica ‘Sefarad’ – Spagna, in ebraico – che all’atto della sua unificazione nazionale decise l’espulsione di tutti gli ebrei dal regno.
Una caricatura pubblicata sul quotidiano Haaretz mostra l’ambasciata spagnola a Tel Aviv stretta in un pacifico assedio di israeliani ed in effetti i media israeliani raccontano che ambasciate e uffici consolari sono tempestati di richieste di informazioni. Il tabloid Yediot Ahronot dedica addirittura una pagina intera di consigli pratici su come realizzare il sogno del passaporto spagnolo, anche se la legge sarà votata solo fra alcuni mesi. In diversi commenti il gesto delle autorità spagnole viene accreditato come un’apertura significativa di Madrid verso il popolo ebraico, nel tentativo di risanare il trauma storico legato all’espulsione degli ebrei decisa cinque secoli fa e alla conversione forzata dei pochi che decisero di restare. Conversione che non risparmiò loro, come d’altronde ai musulmani convertiti anch’essi a forza, altri secoli di persecuzioni e discriminazioni.
Dopo aver strappato Granada ai musulmani, nel 1492 i Re Cattolici pubblicarono un editto di conversione al cattolicesimo o di espulsione dalla Spagna di musulmani ed ebrei e gli esuli si insediarono in molti paesi del Mediterraneo, mantenendo per un certo tempo i propri costumi e la lingua di origine, il ladino (attualmente parlata da una piccolissima minoranza).

La nazionalità sarà riconosciuta a tutti coloro che dimostreranno, con un certificato della federazione delle comunità ebraiche della Spagna o dell’autorità rabbinica ufficialmente riconosciuta nel proprio paese, la propria condizione di sefarditi per cognome, lingua, parentela o vincoli speciali con la cultura sefardita. “Molti di loro, come avviene nel bazar di Istanbul, ancora conservano le chiavi delle case delle quali furono espulsi”, ha detto il ministro della giustizia spagnolo Gallardon (convinto sionista e recentemente insignito del premio Toledano a Gerusalemme), secondo il quale la normativa “culmina un processo di re-incontro, cominciato nel XIX secolo”.

Ma non tutti in Israele sono contenti: ”E’ triste la vista di questi israeliani che sembrano cercare solo un’occasione per fuggire da qua: perfino in Paesi che nella Storia si sono dati da fare per far scomparire gli ebrei dalla faccia della terra” commenta sconsolata una giornalista del quotidiano  Maariv che si dice rattristata dalla corsa ‘avo spagnolo’ perché sottintende che chi vi si impegna vede in Israele ”solo una stazione temporanea di passaggio”. 

Secondo alcune stime i discendenti degli ebrei sefarditi di allora dovrebbero essere oltre tre milioni di persone, sparsi soprattutto fra Israele, Turchia, Stati Uniti, Francia, Argentina e Cile. Se le autorità spagnole fissassero criteri molto selettivi (vincolati ai nomi di famiglia originali dell’epoca o alle registrazioni in comunità ebraiche in territorio spagnolo) il numero complessivo si ridurrebbe tuttavia ad alcune centinaia di migliaia di persone.
Il disegno di legge promosso dal governo di destra spagnolo prevede che i discendenti degli ebrei sefarditi espulsi nel 1492 possano avere la nazionalità spagnola pur mantenendo quella attuale – israeliana o di altri paesi nei quali sono residenti. Il che permetterebbe loro di muoversi liberamente, lavorare e studiare non solo in Spagna ma in tutta l’Unione Europea. Per ora l’idea di emigrare in Spagna non è proprio un must vista la crisi nera, economicamente e politicamente parlando, in cui è immerso il paese. Ma in futuro chissà, se le cose in Israele dovessero mettersi male… 

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *