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Russia/Cina. Oggi visita “strategica”di Putin a Pechino

Il presidente russo, Vladimir Putin, inizia oggi una visita decisamente strategica nella Repubblica Popolare Cinese.

Il viaggio in Cina segnala che la Russia sta valutando il come “smarcarsi” dai mercati europei, tuttora fortemente dipendenti dal gas russo, ma tentati dalla contrapposizione con la Russia sulla crisi ucraina. La Gazprom si appresterebbe a firmare un accordo per la fornitura alla Cina da 38 miliardi di metri cubi di gas per 30 anni a partire dal 2018, per un controvalore di 456 miliardi di dollari. Il partner cinese dell’affare sarebbe la China National Petroleum Corporation (Cnpc). Il prezzo medio del gas, sarebbe tra i 350 e i 400 dollari per mille metri cubi, contro i 485 “di mercato” richiesti all’Ucraina dopo il colpo di stato che ha deposto il presidente eletto Yanukovich. “Con i partner cinesi siamo determinati a portare gli scambi commerciali a 100 miliardi di dollari nel 2015 e a 200 miliardi nel 2020”, ha affermator Putin, in una intervista ai media cinesi prima di partire per Pechino. Durante la visita in Cina saranno firmati almeno 30 document bilateralii: accordi, contratti e intese che riguardano settori che vanno dall’energia atomica, allo spazio, dalla farmaceutica alle tecnologie informative, senza escludere la produzione congiunta di un aereo per tratte intercontinentali che possa fare concorrenza ai due colossi statunitense ed europeo che ne detengono in monopolio: Boeing e Airbus.

Ma la visita di Putin in Cina servirà anche a prendere e dare le misure politiche sulla crisi e il conflitto in Ucraina che vede fortemente impegnati gli Stati Uniti e l’Unione Europea – pur con intensità assai diverse – contro la Russia. “Abbiamo visto tentativi di rivedere e distorcere la storia, con crescente frequenza”, ha detto Putin in una intervista alla stampa cinese alla vigilia del viaggio “Le conseguenze possono essere estremamente pericolose”, ha avvertito il leader del Cremlino, “lo provano i tragici eventi in Ucraina, lo scatenarsi di forze neo-naziste che hanno dato vita a un vero e proprio terrore contro la popolazione civile”.

Secondo Putin, Russia e Cina concordano sul fatto che sia oggi “inaccettabile” rivedere i risultati della Seconda guerra mondiale e continueranno a “contrastare i tentativi di falsificare la storia e glorificare il nazismo”. Il Cremlino ha reso noto che Putin ha inoltre dato ordine di mettere fine alle esercitazioni militari al confine con l’Ucraina e che ha disposto che le truppe interessate all’operazione nelle regioni di Rostov, Belogorod e Bryansk facciano ritorno alle loro basi permanenti.

Il presidente russo ha poi accolto con favore l’avvio del dialogo tra le autorita’ di Kiev e i “sostenitori della federalizzazione” dell’Ucraina. Oggi Putin incontrerà a Shangai il presidente cinese Xi Jiping ma anche il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon. Tra i temi che tratteranno, vi sara’ anche la crisi ucraina.

 

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