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Stato Spagnolo: 40 piazze per la Repubblica

Di nuovo, a pochi giorni di distanza dalla prima mobilitazione popolare, decine di migliaia di persone hanno manifestato ieri in 40 diverse città dello Stato Spagnolo contro l’investitura del nuovo monarca Felipe e a favore della celebrazione di un referendum sul modello di stato che permetta ai cittadini di scegliere un ordinamento repubblicano, dopo che lunedì scorso Juan Carlos di Borbone ha annunciato di voler abdicare a favore del figlio.

Le manovre dei due partiti maggiori, la destra del PP e il centrosinistra del Psoe, per accelerare e rendere indolore la successione del re, hanno generato un grande malessere sociale. Sono molte le forze politiche e gli intellettuali che affermano che di fronte all’abdicazione del monarca indicato come proprio successore alla guida dello Stato dal dittatore fascista Francisco Franco, si debba ora chiamare la cittadinanza a una consultazione popolare che decida democraticamente sul futuro dell’assetto istituzionale del paese.
Il corteo più nutrito ha sfilato nel centro della capitale Madrid, da plaza de Cibeles fino a Puerta del Sol, dove i partecipanti hanno tenuto poi una partecipata assemblea popolare. I manifestanti hanno marciato dietro uno striscione che recitava ‘Referendum adesso, per un processo costituente’ e sventolando bandiere tricolori repubblicane e dei vari partiti e movimenti di sinistra che avevano promosso la mobilitazione. I manifestanti hanno gridato slogan come “La Spagna domani sarà repubblicana”, “I Borboni ai tribunali”, “sfratto nella Zarzuela” (la residenza reale) e altri ancora.

Consistente marcia ieri anche a Valencia al grido di “los Borbones a las elecciones” all’insegna dello slogan “Per la Repubblica, per il diritto a decidere, il processo costituente e il referendum”. Nel capoluogo catalano meridionale molti partecipanti hanno esposto bandiere con il Principe Felipe a testa in giù oppure indicato come “Felipsoe”, in riferimento al sostegno dei socialisti, che pure sono all’opposizione del governo del PP, al nuovo pretendente al trono. Alcuni cartelli denunciavano “Da Franco a Felipe, sempre lo stesso”.

Migliaia di partecipanti anche nelle città basche contro una monarchia considerata a ragione la continuità con il centralismo aggressivo spagnolo e il regime franchista. A detta degli organizzatori delle marce, l’attuale congiuntura di crisi richiede “un nuovo impulso democratico e sociale” che porti ad un cambio radicale dei valori “verso la verità e la giustizia contro i privilegi, e verso la solidarietà contro la competizione”.
A Barcellona migliaia di persone sono arrivate a piazza San Jaume dove alcuni manifestanti hanno aperto una enorme bandiera repubblicana.

Per il prossimo 11 di giugno, quando il parlamento di Madrid verrà chiamato a votare la Legge Organica sull’abdicazione del Re, le organizzazioni repubblicane hanno chiamato ad assediare il Congresso.

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