Menu

Cile condannato per la persecuzione dei Mapuche

“Lo Stato deve adottare tutte le misure giudiziarie, amministrative o di qualsiasi altra specie per lasciare senza effetto, in tutti i suoi estremi, le sentenze penali di condanna emesse”: è quanto recita il verdetto emesso ieri dalla Corte interamericana dei diritti umani (CorteIdh), con sede in Costa Rica, sulle condanne per terrorismo inflitte a sette indigeni Mapuche e a un’attivista.

Il Cile è stato a sua volta condannato dallo speciale tribunale panamericano per aver violato il principio di legalità, il diritto alla presunzione di innocenza, il principio di uguaglianza e non discriminazione, oltre al diritto alla libertà personale, di espressione, di pensiero, impedendo che la difesa degli imputati potesse presentare testimoni a suo favore e ricorrere ad una corte di livello superiore.

I Mapuche e l’attivista, Patricia Troncoso Robles, sono stati condannati a partire dal 2003 utilizzando la “legge anti-terrorismo” eredità del regime del dittatore fascista Augusto Pinochet (1973-1990) per fatti occorsi nel 2001 e nel 2002 nelle regioni meridionali di Biobío e la Araucanía, le regioni in cui da tempo è in corso un duro conflitto tra gli indigeni e le grandi compagnie agricole e forestali che sfruttano le loro terre ancestrali, servendosi anche della protezione della polizia e dell’opera dei sicari.
Le condanne sono state comminate per crimini classificati formalmente come “incendio terrorista” o “condotta terrorista” e puniti con pene fra i 5 e i 10 anni di carcere.

La CorteIdh, istituzione autonoma dell’Organizzazione degli Stati americani (Osa), ha giudicato che “il solo uso di ragionamenti che denotano stereotipi e pregiudizi a fondamento delle sentenze configurano il principio di uguaglianza e non discriminazione”. Per questo ha chiesto che le condanne siano cancellate e che i Mapuche vengano risarciti per “danni materiali e immateriali”.
Il Cile è obbligato a presentare alla CorteIdh un rapporto sulla vicenda entro un anno. Vedremo presto se le promesse della presidente socialista Bachelet si tramuteranno in realtà o se rimarranno, come durante il suo primo mandato presidenziale, lettera morta.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *