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Iraq: offensiva jihadista, strage di bambini e persecuzioni

Quaranta bambini della minoranza yazidi del nord dell’Iraq sono stati ritrovati morti dopo un attacco dei jihadisti nella regione di Sinjar. A comunicarlo è stata l’Unicef in un dispaccio ufficiale. 
Domenica scorsa i miliziani dello Stato islamico, che controllano da mesi gran parte del nordovest dell’Iraq, hanno conquistato la regione di Sinjar, che fino ad allora era in mano alle truppe agli ordini del governo autonomo curdo dell’Iraq del Nord. L’area ospita migliaia di profughi della minoranza yazidi, di lingua e cultura curda che professano una religione propria, invisi agli estremisti sunniti legati ad Al Qaeda che li considerano ‘adoratori del diavolo’. 
Sarebbero intanto circa 200.000, stando alle stime dell’Onu, le persone costrette a fuggire da Sinjar per sfuggire alle violenze delle milizie fondamentaliste. 
“Quello che lo Stato islamico sta facendo contro gli yazidi a Sinjar è pulizia etnica”, ha denunciato Khodhr Srirag, attivista per i diritti umani degli yazidi da Dohuk, città nella regione autonoma del Kurdistan, situata circa 100 chilometri a nord-est di Sinjar. “Ci sono ancora migliaia di persone in marcia verso Dohuk, ma altre migliaia sono ancora bloccate sulle montagne di Sinjar – ha aggiunto – tra di loro ci sono persone anziane, bambini. Non hanno né acqua né cibo. Alcuni sono già morti. L’ultimo contatto che abbiamo avuto risale a ieri sera”.
A Sinjar avevano trovato rifugio anche centinaia di famiglie turcomanne sciite, un’altra minoranza irachena invisa ai fondamentalisti sunniti, fuggite da Tal Afar, una cinquantina di chilometri più a est, già caduta sotto il controllo dello Stato Islamico il 23 giugno scorso. Ali al-Bayati, un attivista per i diritti dei turcomanni, ha riferito di aver raccolto informazioni preoccupanti sulla loro fuga: “Delle 500 famiglie turcomanne sciite che sono fuggite, circa 100 o più hanno raggiunto un cementificio situato a 15 chilometri a Sinjar… sono ancora lì e non hanno nulla. Hanno bisogno di aiuto”. Un altro gruppo sarebbe invece stato intercettato dai jihadisti che avrebbero giustiziato alcuni uomini. “I terroristi hanno preso le donne come schiave”, ha aggiunto la fonte. 

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