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Fonti curde: già iniziati i raid USA nel nord dell’Iraq

Alcune ore fa il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha autorizzato raid ‘mirati’ dell’aviazione militare statunitense nel nord dell’Iraq contro alcune postazioni dello ‘Stato Islamico’ che negli ultimi mesi hanno occupato una vasta porzione del territorio del paese cacciando centinaia di migliaia di abitanti, per lo più appartenenti a minoranze linguistiche ed etniche che i fondamentalisti sunniti considerano eretici. La Casa Bianca ha informato di aver ordinato anche il lancio di aiuti alimentari e medicinali per soccorrere la popolazione in fuga davanti all’avanzata degli islamisti. 

“Non potevamo chiudere gli occhi” ha detto con la consueta retorica Obama, precisando che i caccia a stelle e strisce entreranno in azione “se necessario e i bombardamenti saranno mirati”. Il presidente ha ribadito, per tranquillizzare l’opinione pubblica interna, che nessun militare USA verrà coinvolto nell’operazione e che questa avrà carattere relativo e temporaneo. “Come comandante in capo non permetterò che gli Stati Uniti siano trascinati in un’altra guerra in Iraq” ha promesso Obama secondo il quale “quando la vita di cittadini americani è in pericolo, dobbiamo agire. E’ un mio dovere”. L’inquilino della Casa Bianca ha calcato poco la mano sulla sorte delle minoranze etniche e religiose sottoposte ad una vera e propria pulizia etnica da parte dei fondamentalisti sunniti che Washington sta sostenendo da tempo in chiave antisciita, ma si è riferito alla necessità di tutelare i soldati statunitensi di stanza a Erbil e il personale diplomatico impegnato nel consolato Usa della stessa città.
Ma secondo alcune informazioni diffuse da fonti del governo autonomo curdo del Nord dell’Iraq e rilanciate da numerosi media internazionali, l’aviazione militare statunitense avrebbe già cominciato le operazioni di bombardamento di alcuni obiettivi islamisti nelle zone occupate dalle milizie dell’IS ancora prima dell’annuncio pubblico del presidente Obama, raid che sarebbero poi continuati anche dopo.
Ma in una dichiarazione alla stampa il Pentagono ha negato quanto rilanciato anche dal quotidiano ‘The New York Times’. “L’informazione che circola anche sulla stampa statunitense di attacchi aerei sull’Iraq è completamente falsa” ha tuonato su Twitter il portavoce del Pentagono John Kirby.  

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