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Cuba denuncia all’Onu la sovversione statunitense contro l’Avana

Cuba ha richiesto nei giorni scorsi al segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, la pubblicazione come documenti ufficiali dell’Onu delle diverse denunce presentate dal governo dell’Avana contro le più recenti azioni sovversive statunitensi contro l’isola.
Informa una nota stampa della Missione Permanente cubana all’ONU che la richiesta include una dichiarazione della direttrice generale per gli Stati Uniti della Cancelleria, Josefina Vidal, e un comunicato speciale dell’Alleanza Bolivariana per i Popoli della Nostra America-Trattato di Commercio dei Popoli (Alba-TCP).
Recentemente, alcuni media nordamericani hanno rivelato un altro piano finanziato dall’Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale (Usaid) per promuovere la destabilizzazione interna a Cuba attraverso finte ong.
Il programma prevedeva l’impiego di giovani latinoamericani reclutati dal 2009 per spingere settori della gioventù cubana a protestare contro il governo e le istituzioni cubane dopo essersi infiltrati nell’isola attraverso programmi di assistenza sociale o di prevenzione della diffusione dell’Aids.
La Vidal e l’Alba-TCP nelle loro prese di posizione hanno manifestato il rifiuto per l’ostilità anticubana di Washington e hanno chiesto la cessazione delle sue ingerenze e della sovversione di Washington contro il paese caraibico, sottoposto ad un grave e illegale blocco economico, commerciale e finanziario da parte degli Stati Uniti e dei suoi alleati.
Nella richiesta consegnata a Ban Ki-moon, la Missione Permanente dell’Avana all’Onu ha precisato che delle autorità nordamericane hanno riconosciuto l’avviamento del suddetto piano di destabilizzazione, un nuovo tentativo di creare condizioni orientate al rovesciamento dell’ordine politico, economico e sociale scelto dal popolo di Cuba.
Appena tre mesi fa, il paese caraibico aveva denunciato all’ONU l’impiego del programma sovversivo ZunZuneo, un’altra iniziativa dell’Usaid anch’essa rivelata da mezzi di stampa statunitensi.
La rete sociale attiva fino al 2012 includeva la creazione, mediante un servizio di messaggistica per cellulari, di profili per genere, età, gusti e affiliazioni di vari tipi di utenti cubani, da utilizzare poi per scopi politici.

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