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Usa. Ancora scontri e feriti a Ferguson

E’ una vera rivolta quella che dura prmai da una settimana a Ferguson, vicono St. Louis, nel Missouri. E nemmeno il coprifuoco è riuscito a convincere la gente a starsene incasa.

Per la settima notte consecutiva una massa rilevante di popolazione si è scontrata con la polizia, che aveva provato a “sminuire” l’importanza dell’omicidio a freddo di una ragazzo nero di 18 anni diffondendo il video di un furto, in un negozio di tabacchi, in cui si vedeva un ragazzo – irriconoscibile – commettere un furto.

È di un ferito grave, in condizioni critiche, e di almeno sette arresti, il bilancio dei nuovi incidenti verificatisi durante la notte tra sabato e domenica a Ferguson. Il responsabile della Missouri Highway Patrol, il capitano Ron Johnson, ha confermato l’uso di lacrimogeni e diautomezzi blindati da parte della polizia, che questa volta è stata accolta anche da alcuni colpi di pistola.

Anche alcuni negozi sono rimasti saccheggiati, a conferma che le ragioni “economiche” – la disoccupazione nella zona è altissima, specie fra i neri, sisommano a quelle di giustizia. Ed esplodono.

A conferma del carattere non solo “locale” del problema, le proteste hanno raggiunto anche Oakland e Berkeley, in California. Nella seconda città i dimostranti hanno dato fuoco ad alcuni cassonetti, e due persone sono state arrestate. A Oakland, invece, un poliziotto è stato isolato e pestato.

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