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Crimea, scomparsi due giornalisti: rapiti dai neonazisti ucraini?

Due giornalisti della redazione di un giornale della Crimea, la penisola riannessa alla Russia a marzo dopo un referendum popolare convocato in reazione al golpe nazionalista Kiev di febbraio, sono scomparsi da ormai due giorni e si teme possano essere stati rapiti dalle forze di sicurezza di Poroshenko e condotti in Ucraina contro la loro volontà. Lo affermano i colleghi del ‘Telegrafo della Crimea’.
I due giornalisti sono Maksim Vasilienko, un fotoreporter che collabora anche con l’Afp francese e con l’agenzia statale russa Ria Novosti, e la sua collega cronista Ievghienia Koroliova. Di entrambi si sono perse le tracce domenica scorsa, dopo che Koroliova aveva denunciato per telefono di essere seguita e minacciata da un commando di militanti ultranazionalisti del gruppo neonazista ucraino Pravi Sektor (Settore Destro), formazione paramilitare in prima fila nella rivolta di Maidan e ora inquadrata nella Guardia Nazionale inviata a punire le popolazioni del Donbass.
Secondo la ricostruzione di Crimea Telegraph, i due giornalisti, dopo aver trascorso alcuni giorni nel circondario di Donetsk stavano rientrando in Crimea quando sono stati prelevati dall’autobus sul quale viaggiavano dai miliziani di Pravy Sektor.
Mosca ha denunciato a più riprese la scomparsa di giornalisti russi o legati a testate russe in Ucraina orientale negli ultimi mesi. 
Il caso più grave delle ultime settimane è quello di un fororeporter di “Rossia Segodnya”, Andrey Stenin, scomparso in Ucraina orientale. Andrey Stenin lavorava in Donbass e di lui non si sa più nulla dal 5 agosto scorso. Alcune fonti hanno riferito che potrebbe essere detenuto dalle forze di sicurezza ucraine, ma Kiev non conferma ufficialmente anche se non ha mai smentito veramente anche se il rappresentante del Consiglio di Difesa dell’Ucraina ha detto che non dispone di informazioni sulla sorte di Stenin.

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