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Europa, curdi mobilitati: presidi e occupazioni a catena

Un gruppo di manifestanti curdi è riuscito a entrare questa mattina nella sede di Bruxelles del Parlamento europeo, forzando i controlli all’ingresso e occupando l’atrio del terzo piano. Circa quaranta persone, con bandiere curde e l’immagine di Abdullah Ocalan, leader del Pkk imprigionato nell’isola carcere di Imrali dove sta scontando un ergastolo, hanno protestato a favore dell’autodeterminazione del Kurdistan e contro la complicità dell’Ue con l’avanzata delle milizie islamiste nelle regioni della Siria abitate dai curdi, il Rojava. La polizia belga ha bloccato gli ingressi mentre gli addetti della sicurezza dell’Europarlamento hanno sorvegliato la protesta.

Ieri invece una sessantina di attivisti curdi hanno occupato pacificamente per più di un’ora l’atrio della sede della Radio e televisione romanda RTS a Ginevra, in Svizzera chiedendo maggiore sensibilità ai media del paese e più senso di responsabilità ai paesi occidentali riguardo al massacro in corso nella città di Kobane. “Kobane è assediata a est dall’esercito turco e a ovest dallo Stato islamico”, ha dichiarato alla RTS uno dei manifestanti.  

Scrive il sito www.infoaut.org in un riepilogo delle proteste: “Presidiati ed occupati gli aeroporti di Copenhagen, Bruxelles, Stoccolma e Parigi, la metropolitana di Londra, i binari delle ferrovie svizzere. Una folla di manifestanti ha fatto irruzione nel parlamento olandese all’Aia, mentre sono stati circondati quelli austriaco e francese. Migliaia di persone a Trafalgar square. Berlino è stata investita da un’imponente adunata che ha gremito la Brandeburger Tor, dopo che nei giorni scorsi erano state date alle fiamme diverse auto in dotazione alla vicina ambasciata turca. Un altro presidio si è dato appuntamento davanti alla rappresentanza diplomatica statunitense. I solidali con Kobane sono scesi in piazza in massa ad Hannover ed a Colonia, dove sono state invase le stazioni dei treni. occupato il municipio ad Amburgo, mentre si riempivano le piazze di Stoccarda, Dortmund, Saarbrucken, Dusseldorf, Francoforte e tante altre città tedesche, vero baricentro della comunità curda europea. Perfino oltreoceano sono stati convocati presidi a New York e Toronto”.

Per tutta la notte in molte città della Germania manifestanti curdi e attivisti tedeschi solidali sono scesi in strada per protestare contro l’IS e i paesi complici con l’estremismo sunnita. Le proteste continueranno anche nella giornata di oggi. Così ad esempio a Francoforte dalle 10 ci sarà un nuovo presidio davanti al consolato USA. Già ieri notte diverse centinaia di persone hanno marciato dal consolato turco nel quartiere di Sachsenhausen attraverso tutta la città al consolato USA nel quartiere Preungesheim, dove una parte dei manifestanti ha trascorso la notte.

Un gruppo di giovani curdi ha occupato l’aeroporto internazionale Tegel di Berlino. I manifestanti, uomini e donne, hanno chiesto attacchi aerei più efficaci contro le postazioni dello Stato Islamico. L’occupazione è stata sciolta dalla polizia dopo circa mezz‘ora dal suo inizio. Poi di notte una grande folla di manifestanti, circa 2000 persone, si è mossa verso la porta di Brandenburgo. 

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