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Russia: esercitazione Nato in Estonia è contro di noi

Le manovre della Nato ribattezzate “Trident Juncture”, che sono iniziate il 9 novembre in Estonia, nel baltico, sono dirette contro la Russia. Lo ha affermato oggi Sergei Koshelev, capo del Dipartimento per la cooperazione militare del ministero della Difesa di Mosca.
“La descrizione dell’esercitazione parla di interoperabilità pratica tra i comandi di vari livelli nel caso in cui un paese membro venga attaccato da un grande stato ostile”, ha denunciato Koshelev, secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa Interfax. “L’Estonia – ha aggiunto – in cui le esercitazioni si tengono, confina, eccetto che con la Federazione russa, solo con ‘piccoli paesi amici’. E questo significa che le’esercitazione è esclusivamente anti-russa”.
Inoltre, “il ministero della Difesa russo ha preso atto del fatto che, diversamente da altre esercitazioni tenute dalla Nato nel 2012-2013, la Nato ha ora esteso significativamente la lista delle strutture di comando coinvolte nelle esercitazioni d’interoperabilità”.
“Trident Juncture” continuerà fino al 17 novembre e coinvolgerà diversi paesi dell’Alleanza Atlantica che negli ultimi mesi ha notevolmente incrementato le esercitazioni a ridosso dei confini e dello spazio aereo della Federazione Russa.

La Nato risponde attaccando Mosca. L’Alleanza Atlantica ha ridotto la sua spesa militare del 20% dal 2005, mentre la Russia ha accresciuto le spese per le armi del 590% nello stesso periodo. L’ha affermato oggi il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in una conferenza stampa congiunta con il primo ministro sloveno Miro Cerar realizzata a Bruxelles.
“Noi abbiamo visto un calo della spesa militare del 20 per cento dal 2005, ma abbiamo visto un aumento del 50 per cento nella spesa per la difesa in Russia”, ha affermato Soltenberg, secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa Ria Novosti.
Una dichiarazione che però fa a cazzotti con quanto affermato a settembre dall’ex segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, che aveva avvisato che sulla base del vertice dell’organizzazione militare in Galles, gli stati membri avrebbero dovuto aumentare la spesa militare almeno fino al 2% del loro Pil.
Insomma, se è vero che la Russia aumenta la spesa militare la Nato non è da meno…

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