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Stati Uniti: poliziotto uccide ragazzo nero, proteste e arresti

Nuovo possibile caso di brutalità da parte delle forze di polizia negli Stati Uniti dopo che a inizio dicembre un afroamericano, Rumain Brisbon, era stato assassinato da un poliziotto a colpi di pistola.

A St. Louis, nel Missouri, nei pressi di un distributore di benzina, un ragazzo afroamericano di 18 anni è stato ucciso a colpi di pistola da un agente di polizia. E’ accaduto a Berkeley, una zona di St. Louis poco distante dalla zona dove Michael Brown venne ucciso da un poliziotto bianco.

Poco dopo centinaia di persone si sono radunate davanti al distributore dove era stato ucciso Antonio Martin, questo il nome della vittima, e si sono scontrate con la polizia che ha effettuato anche degli arresti.
Secondo alcuni testimoni e la madre della vittima il giovane sarebbe stato disarmato e in compagnia della fidanzata.
“La sua ragazza mi ha detto che la polizia lo ha affrontato, quando ha tentato di scappare gli hanno sparato”, ha raccontato la donna. 
Secondo la versione ufficiale invece Martin avrebbe impugnato una pistola e il sergente Brian Schellman sarebbe stato costretto ad aprire il fuoco. Il ragazzo sarebbe morto sul colpo mentre un suo presunto complice sarebbe riuscito a fuggire. Secondo notizie ancora frammentarie per ora non confermate sul posto sarebbe stata ritrovata una pistola.
Questa mattina i media statunitensi avevano diffuso anche la versione di un giovane che dichiarava di essere stato fermato dagli agenti insieme all’amico e di aver assistito a tutta la scena. Secondo questa versione – dichiarata inattendibile da molti media e dalla polizia – i due sarebbero andati al distributore in auto e sarebbero stati fermati da alcuni poliziotti che avrebbero preteso di perquisirli perché somigliavano a dei ricercati per rapina. Ma Martin si sarebbe opposto alla perquisizione, ne sarebbe scaturito un alterco e a quel punto il poliziotto lo avrebbe freddato. 
Il corpo della vittima è rimasto sull’asfalto per più di due ore prima di essere rimosso.
Nel corso della giornata la polizia ha mostrato ai giornalisti le immagini – per la verità assai confuse – di una delle telecamere di sorveglianza del distributore che secondo lo sceriffo dimostrerebbero che il giovane Antonio Martin avrebbe alzato la pistola puntandola contro l’agente che poi lo ha ucciso. 

Intanto nelle ultime ore da Houston è arrivata la notizia che non sarà incriminato l’agente di polizia Juventino Castro che uccise il 26enne di colore, disarmato, Jordan Baker. Lo ha stabilito un grand giurì della contea di Harris, dopo le analoghe decisioni dei Grand Giurì di Ferguson e New York che hanno scatenato massicce proteste popolari nelle settimane scorse.
La mamma della vittima, Janet Baker, ha atteso la decisione nel tribunale della contea circondata da altre madri di giovani afroamericani disarmati uccisi dalla polizia. Insieme a lei molti dimostranti controllati a vista da un ingente schieramento di polizia.

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