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La Troika per Atene (forse) si arrende

Se verrà confermata, la notizia ha effettivamente del clamoro: la Bce starebbe discutendo, ai priani più alti, di una propria uscita dalla Troika. La rivelzione arriva dal quotidiano tedesco Handelsblatt, l’equivalente (più potente) del nostrano IlSole24Ore; quindi ha un alto grado di attendibilità.

Visto che il nuovo governo ateniese non vuole neanche riceverla, la Bce “sta pensando a un proprio ritiro dalla delegazione. Una spiegazione diventa necessaria, perché il temine “Troika” è diventato nei media e nella vulgata popolare un po’ troppo vago. Tecnicamente, il termine connota il trio di funzionari (con annessi esperti, segretarie, uffici stampa, ecc) nominati rispettivamente da Bce, Fmi e Commissione Europea per controllare che il governo greco stia effettivamente facendo quel che si era impegnato a fare, rispettando così le indicazioni dettagliate che arrivano dagli organismi sovranazionali.

Con il governo Samaras erano di fatto il giudice di ultima istanza per ogni decisione presa sopra e contro il popolo greco. Con il nuovo governo, hanno trovato subito le porte chiuse. Specie al dicastero delle finanze guidato da Yanis Varoufakis.

Lo “scioglimento”, o il ritiro unilaterale cui starebbe pensando la Bce, non riguarda insomma il rapporto unitario tra le tre istituzioni a livello globale, ma semplicemente la “squadra” inviata sul campo, in territorio greco.

Per il quotidiano tedesco, inoltre, tutta l’Europa non sarebbe più “una priorità” di cui occuparsi continuativamente; quindi anche questa struttura dalla assai dubbia popolarità potrebbe ben presto sganciarsi, ritirando il proprio gruppo di funzionari. 

Naturalmente nessuno dei tre istituti vuole concedere che questa decisione possa essere stata provoata dal risultato elettorale ad Atene. Ma l’annunciato quantitative easing della Bce viene indicato come l’occasione per cessare l’attività della Troika nei paesi dell’Unione Europea. La Bce, infatti, si verrebe a trovare in una strana posizione a partire dal momento in cui comincerà ad acquistare titoli di stato. Un “conflitto di interessi” che potrebbe addirittura essere impugnato davanti alla Corte di Giustizia europea. 

“La Bce userà questa chance per un’uscita”, anticipa dunque Handelsblatt, che cita senza far nomi “fonti interne al governo” di Berlino, ufficialmente contrario a sciogliere il trio di cani da guardia dei conti greci.

Il problema greco – e di tutti gli altri paesi che si ritroveranno in futuro in condizioni simili – ricade allora per intero sulle spalle dell’Unione Europea. Non sarà una prima vittoria ascrivibile per intero a Syriza. Ma ci somiglia molto…

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