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La Nato testa la sua forza di reazione rapida contro la Russia

La Nato ha testato la sua nuova forza di reazione rapida per la prima volta pochi giorni fa con alcune esercitazioni che si sono tenute nella Repubblica Ceca e in Olanda. Secondo quanto ha riferito il capitano Marek Marszalek del Comando congiunto di Napoli dell’Alleanza Atlantica, in tutto sono stati coinvolti quasi 1.400 soldati.

In totale i militari impegnati nelle esercitazioni sono stati 900 tedeschi e 200 olandesi in Olanda, mentre nella Repubblica ceca sono stati dislocati 150 soldati cechi, oltre che militari di altri paesi aderenti alla Nato. I militari sono stati mobilitati con un preavviso di sole 48 ore per testare la loro capacità di reazione mentre in precedenza lo schieramento rapido delle forze della Nato aveva un periodo di preavviso di almeno due settimane.
L’esercitazione, denominata “Dubbed Noble Jump”, è stata la prima per la Task force congiunta di altissima prontezza, stabilità a settembre 2014, nel summit della Nato realizzato a Newport, in Galles, con lo scopo di coprire l’alleanza sul fianco orientale, a ridosso della Federazione Russa contro la quale è stato prodotto un vero e proprio accerchiamento militare.
“Lo scenario è localizzato nei Paesi Baltici. Potete immaginare voi stessi il contesto”, ha dichiarato il maggior generale Jiri Baloun ai giornalisti presenti alle esercitazioni della “Vjtf” (Very High Readiness Joint Task Force) della Nato. La prossima fase dell’operazione “Noble Jump” avverrà in Polonia, nel giugno prossimo, mentre ad ottobre e ad novembre prossimi circa 25.000 militari di diversi paesi dell’Alleanza verranno dispiegati anche in Italia, Portogallo e Spagna. 

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