Menu

Bombe all’aeroporto e alla metropolitana di Bruxelles, morti e feriti

Il Belgio aveva da poco tirato un sospiro di sollievo per l’arresto venerdì di Salah Abdeslam – accusato di aver partecipato alla strage di Parigi del 13 novembre scorso – sperando in un ritorno alla normalità. Ma questa mattina la capitale europea è stata scossa da un nuovo attacco terroristico coordinato in grande stile che ha preso di mira, simbolicamente, sia gli interessi statunitensi sia il centro di comando dell’Unione Europea.

Alle otto di questa mattina due esplosioni hanno letteralmente devastato l’aeroporto internazionale di Bruxelles “Zaventem” in due punti diversi, l’area delle partenze per gli Stati Uniti (accanto al banco della American Airlines) e l’area della Brussels Airlines. Almeno uno dei due attentati sarebbe opera di un kamikaze che si sarebbe fatto esplodere – per quanto si capisce dall’analisi dei video delle telecamere di sorveglianza e da alcune testimonianze – in mezzo alla folla nella hall dello scalo.

La polizia ha parlato a lungo di una sola vittima e di alcuni feriti ma prima la direzione dell’ospedale Ulb, a due passi dall’aeroporto internazionale, poi il governo hanno diffuso un bilancio molto più grave: 14 morti e 36 feriti.

Dopo le esplosioni – alte colonne di fumo si levano ancora dallo scalo – le autorità hanno innalzato il livello di allerta antiterrorismo al livello quattro (il massimo) ed hanno bloccato i collegamenti ferroviari con Zaventem mentre è cominciata l’evacuazione dei passeggeri. Secondo alcune informazioni all’interno dell’aeroporto sarebbero stati trovati anche alcuni ordigni inesplosi.

Ma circa un’ora dopo, intorno alle 9 e 15 di questa mattina, una forte esplosione ha colpito una stazione della metropolitana – quella di Maalbeek – nel centro della capitale belga nella zona delle istituzioni comunitarie a poche centinaia di metri dal Parlamento Europeo, dal Consiglio d’Europa e dalla sede della Commissione Europea. Moltissimi i feriti anche in questo caso, ancora incerto il bilancio dei morti che sarebbero una ventina.
Secondo le autorità in totale le esplosioni di questa mattina nella capitale europea avrebbero causato 34 vittime, 14 a Zaventem e 20 a Maalbeek, e 130 feriti. Di questi alcuni sono però in condizioni critiche e il bilancio potrebbe quindi lievitare nelle prossime ore.

Tutta la linea della metropolitana di Bruxelles è stata chiusa, le stazioni evacuate. Il governo ha anche deciso l’immediato stop di tutto il trasporto pubblico, compresi bus e tram. Il paese è letteralmente nel panico: l’Unità di Crisi appositamente istituita da ore invita la popolazione a rimanere esattamente dove si trova, per paura di altri attacchi. Le autorità belghe hanno chiesto ai cittadini di non uscire di casa o dagli uffici, e hanno fatto appello ai genitori affinché non vadano a prendere i figli dalle scuole. L’università ULB (Université libre de Bruxelles) e il Palazzo Reale sono state evacuate con un grande dispiegamento di forze di sicurezza. In tarda mattinata anche l’impianto nucleare di Tihange, a Liegi, è stato evacuato, almeno stando alle informazioni diffuse da alcuni media.

La frontiera tra Francia e Belgio è stata “totalmente chiusa”; la chiusura del confine è stata decisa dalle autorità del Belgio e riguarda sia il traffico ferroviario sia il traffico stradale. L’aeroporto di Zaventem è stato chiuso fino alle sei di domani mattina e tutti i voli in partenza e in arrivo sono stati cancellati.
Il governo ha ordinato la mobilitazione dell’esercito ed ha convocato d’urgenza per questa mattina un Consiglio di Sicurezza nazionale. Anche il presidente francese, Francois Hollande, ha convocato una riunione di crisi all’Eliseo.

Intorno a mezzogiorno lo Stato islamico ha rivendicato gli attentati di oggi a Bruxelles. Lo riferisce l’agenzia Amaq News Agency, legata al Califfato. Nella stessa rivendicazione gli uomini di Abu Bakr al-Baghdadi minacciano altri attentati in Europa.

maalbeck

 

Leggi Da Parigi a Bruxelles: l’ora della guerra

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *