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Barcellona. La lotta contro la “gentrificazione” passa all’azione

Il sogno di molti abitanti delle città devastate dal turismo di massa ha preso corpo per le strade di Barcellona. Un bus a due piani, uno degli innumerevoli bisonti che gira per le strade di Barcellona come in quelle di Roma, è stato bloccato da un gruppo di attivisti incappucciati davanti al Camp Nou, lo stadio del Barça, mentre uno scriveva con una bomboletta spray sul lunotto del pullman: “Il turismo uccide i quartieri”. altri attivista hanno tagliato la gomma di una ruota e fatto scritte sui fianchi del pullman. L’azione di protesta è stato rivendicato con un video (clicca QUI per vederlo), da un gruppo della sinistra indipendentista catalana, Arran, legato alla coalizione  Cup, che fa parte della maggioranza indipendentista del parlamento catalano.

Nel video si vedono gli effetti devastanti del turismo di massa e della conseguente gentrificazione dei quartieri, con orde di comitive che invadono il centro della città, le navi da crociera al porto e i negozi di souvenir che hanno preso il posto delle botteghe. Poi, con un sottofondo musicale, partono le immagini dell’ azione dimostrativa.

Uno scenario fin troppo simile a quello di tante città italiane come Roma, Venezia, Firenze dove la speculazione sul turismo di massa sta producendo ricchezza solo per pochi, redistribuzione praticamente nulla dei proventi alle comunità locali, devastazione sociale e urbanistica delle città e delle loro relazioni sociali. Il turismo ha cessato da tempo di essere risorsa, è diventato solo business (il primo per fatturato mndiale) per pochi monopoli, spesso stranieri e slegati dalle realtà locali.

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