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Kurdistan iracheno, rivolta contro gli occupanti

Dopo attacchi aerei: Assaltata postazione turca nell’Iraq del nord.

Nel regione autonoma curda nel nord dell’Iraq sabato si è verificata una rivolta contro le truppe di occupazione turche. Nel comune di Milazzese nei pressi della città di Medi nella provincia di Doha centinaia di civili esasperati hanno assaltato una postazione militare. Hanno sfondato le recinzioni, dato alle fiamme edifici e veicoli militari, tra cui Unimodale della Mercedes di fornitura tedesca, ballato sui carri armati e saccheggiato depositi di armi e munizioni.

La maggior parte dei soldati turchi sono fuggiti di fronte alla folla infuriata. Due soldati che si sono trovati in scontri violenti con i manifestanti sono stati consegnati alle forze di sicurezza curde. Quando alla fine i soldati hanno aperto il fuoco, secondo informazioni dell’agenzia ANF sono stati uccisi un ragazzo di 13 anni e un uomo di 60 e almeno altre sei persone ferite, in parte in modo grave. Quando jet da combattimento turchi hanno sorvolato i manifestanti a bassa quota, la folla si è dispersa. Un team di camera-men del canale NRT che ha documentato gli scontri è stato arrestato dalle forze di sicurezza curde.

L’esercito turco nel nord dell’Iraq soprattutto nei pressi del confine mantiene oltre 30 postazioni, in parte esistenti dagli anni ‘90. Lo scorso anno truppe turche inoltre hanno occupato una zona che entra per circa 30 chilometri nel territorio dello Stato iracheno. Le proteste sono state innescate da attacchi aerei turchi nei quali mercoledì sono stati uccisi quattro giovani abitanti di villaggi nei pressi di Amedi. Inoltre venerdì in un comune limitrofo sono stati trovati altri due civili rimasti vittime di attacchi aerei.

Negli ultimi quattro anni ci sarebbero stati da parte dell’esercito turco 398 attacchi aerei e 425 di artiglieria contro l’Iraq del nord, ha dichiarato il generale Jabar Yawar del ministero peshmerga domenica all’emittente statunitense Voice of America. Sarebbero stati colpiti 288 villaggi e uccisi almeno 20 civili. Ankara sostiene invece che gli attacchi sono rivolti contro la guerriglia del Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK) che nel nord dell’Iraq ha le sue zone di ritiro. Il Ministero della Difesa turco quindi dopo l’assalto alla postazione militare di sabato ha parlato di una »provocazione del PKK terrorista«. L’influenza del PKK sulla popolazione nella regione tuttavia è bassa. La provincia di Dohuk è considerata piuttosto una roccaforte del Partito Democratico del Kurdistan (KDP) conservatore.

 * da https://www.jungewelt.de/artikel/347980.konflikt-in-kurdistan-aufstand-gegen-besatzer.html

Tradotto e pubblicato da Rete Kurdistan

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