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Primo Maggio: un giorno per tentare tutto, un giorno per sognare tutto

Il 25° incontro dei Gilets Jaunes non è come gli altri. E questo è un bene. Il movimento ha bisogno di uscire dalla routine e dalla ritualizzazione delle manifestazioni del sabato. Previsto non come un sabato, ma in un giorno festivo, una data storica per le lotte sociali in tutto il mondo, questo nuovo incontro dovrebbe vedere nuove persone venire a collaborare alla caduta del sistema: sindacalisti, ecologisti, anarchici, ma anche e soprattutto migliaia di cittadini anonimi e arrabbiati.

Questa data del Primo Maggio arriva pochi giorni dopo l’annuncio delle “decisioni” di Macron a seguito dell Grande Dibattito nazionale. Annunci che non hanno convinto nessuno al di fuori de La République en Marche. Un discorso che ha confermato il disprezzo di classe e la posizione ultra-autoritaria e inflessibile del potere, sia politico che economico, di polizia e giudiziario.

Il messaggio è chiaro: potrete continuare a mobilitarvi per i mesi a venire, la politica del governo non cambierà. E il sistema ancora meno. Se questa posizione è una tattica per scoraggiare i Gilets Jaunes e le altre forze rivoluzionarie, sappiamo che dopo averlo davvero agitato in novembre e dicembre, il sistema è riuscito a riprendere il controllo sulla gestione delle rivolte, che nel 2019 erano virtualmente insurrezionali, compresi gli ultimatum del 16 marzo e del 20 aprile. Il punto di forza del sistema ultra-liberale è capire le nuove situazioni e adattarvisi molto rapidamente.

Ci vorrà molto di più di un massiccio e determinato Primo Maggio per scuotere con successo il sistema. Ma questo Primo Maggio è essenziale perché la lotta continui, perché cambi per ingannare ancora una volta il sistema, per far deragliare il sistema. Aprire spazi vuoti, provare nuove esperienze, incontrare, scambiare, creare effimere alleanze di strada…

Mercoledì, ogni cittadino della strada avrà le chiavi del successo di questa giornata. Non sono i sindacati ad avere le chiavi, non sono le associazioni, non sono le “cifre” delle Gilets Jaunes. No, è ogni cittadino, a seconda delle sue scelte, parole e azioni, che determinerà l’evoluzione di questo giorno e quindi la continuazione del movimento: un tentativo di manifestazione selvaggia, lanciando un coro ripreso da migliaia di manifestanti, rifiutando di entrare alla fine della trappola dimostrativa (prevista a priori per Place d’Italie), mascherandosi per deridere il potere, allestire barricate, dipingere la strada di giallo, entrare in un edificio per un’occupazione rapida…

Tutto è possibile. Il giorno, la notte e la vita ci appartengono. Non abbiamo paura dell’ignoto perché solo questo sconosciuto ci permette di vivere diversamente.

La soluzione non proviene da un transpallet o da una banca in fiamme. Né proverrà da un dimostratore vestito da clown o da una banda invisibile. Ma verrà da tutto questo e dalle brecce che tutti questi individui possono creare. Spazi in cui sta a noi infilarci e improvvisare.

Il governo teme più di quanto non si dica il Primo Maggio. La sua strategia è nota in anticipo: controllare l’intera manifestazione per portarla nella trappola gigante alla fine del corteo. Prima di questo, il più presto possibile, dividere il corteo per isolare i manifestanti più determinati e fare la massima repressione e l’arresto. Fate di tutto per costringere le migliaia di cittadini arrabbiati a scegliere da che parte stare: i simpatici dimostranti che rispettano le regole della Repubblica, e i malvagi anarchici neri assetati di fuoco e sangue.

Non diamo loro l’opportunità di separarci, ideologicamente ma anche fisicamente per strada. Cerchiamo di essere uniti nelle nostre differenze di pratiche e tattiche. Rispettarsi perché abbiamo lo stesso avversario e non abbiamo paura della differenza.

Mercoledì: ogni persona per strada avrà il potere di fare la differenza. Il movimento Gilets Jaunes ha dimostrato la forza dell’orizzontalità e dell’azione individuale in una lotta collettiva. Quindi non abbiate paura di prendere iniziative. Parlatene con la vostra famiglia e i vostri amici. Ci sono ancora alcune ore per prepararsi per il Primo Maggio. Questo è più che sufficiente per pensare e proporre azioni a sorpresa, siano esse festive, musicali o offensive. Mercoledì prossimo, ogni iniziativa sarà un’effimera rinascita della libertà e dell’esistenza. Ogni atto sovversivo sarà una vittoria su questo sistema che vuole farci credere che nulla potrà mai cambiare e che dobbiamo tornare alle nostre “vite precedenti”.

Sappiamo che la nostra vita dopo potranno essere molto più gioiose e di solidali. E noi siamo pronti a combattere per quell’orizzonte. Tutto ciò comincerà mercoledì.

* Traduzione a cura di Andrea Mencarelli (Potere al Popolo)

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