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G7 a Biarritz, comincia bene la mobilitazione internazionale

In risposta all’appello lanciato dalla piattaforma basca G7 EZ!, quasi un migliaio di persone ha manifestato sabato 13 luglio a Biarritz per dire forte e chiaro: “No al vertice del G7”. In un’atmosfera festosa e pacifica, le organizzazioni che partecipano alla piattaforma hanno denunciato tale evento che “non risponde alle esigenze degli abitanti dei Paesi Baschi” e rivendicano l’urgenza di costruire un altro mondo.

Diversi gruppi sono arrivati alla Gare du Midi nel pomeriggio, con bandiere, striscioni e cartelli. A poco a poco, si incontrano e si uniscono in modo tale da formare un unico corteo principale che ha marciato marcherà dietro lo striscione di apertura: “No al G7, per un altro mondo”. Insieme, giovani e anziani, donne e uomini di entrambe le parti del Bidassoa (il fiume che fa da confine tra Francia e Spagna), hanno dimostrato la loro opposizione al vertice internazionale del G7 che si terrà dal 24 al 26 agosto a Biarritz, nota località turistica e balneare della regione.

La manifestazione – la prima della mobilitazione generale annunciata dalla piattaforma G7 EZ! – è stata un assaggio del contro-vertice che si svolgerà a ridosso e durante l’incontro ufficiale delle sette potenze mondiali.

Dopo aver presentato l’appello e le rivendicazioni della piattaforma G7 EZ!, i manifestanti hanno cominciato ad attraversare l’Avenue du Maréchal Foch. Il percorso iniziale era stato modificato perché le autorità non avevano consentito l’arrivo davanti al Casinò di Biarritz.

Il corteo è proseguito lungo le strade del centro città e un grande nastro rosso è stato srotolato lungo la strada per simboleggiare l’ingresso nella “zona rossa”, il cui accesso sarà limitato durante il vertice ufficiale. Nell’entusiasmo generale e con forte determinazione la testa del corteo ha strappato questa banda rossa, in chiara opposizione con il dispositivo specifico che verrà elaborato dal Ministero degli Interni francesi e di cui si è già avuto prova durante le manifestazioni degli scorsi mesi dei Gilets gialli.

Tra le organizzazioni politiche erano presenti Bizi!, i movimenti politici EH Bai, Les Verts, il PCF, il sindacato agricolo ELB, ATTAC, la CGT, la CNT, e rappresentanti dei Gilets Jaunes, alcuni dei quali provenienti da Béarn e Bordeaux in solidarietà con i loro omologhi baschi. Presenti anche militanti di organizzazioni presenti soprattutto nella parte meridionale dei Paesi, tra cui l’Ongi etorri errefuxiatuak, Antikapitalistak e il movimento Eleak per la difesa dei diritti politici e civili.

La manifestazione ha attraversato per le strade di Biarritz, passando per Place Clémenceau, fino a raggiungere il mare passando per Place Sainte-Eugénie, fino ai bordi della Grande Plage, al grido “G7 Ez! Ez, ez, ez!”, “Borroka da, bide bakarra” (la lotta è l’unico mezzo).

Sui cartelli e sugli striscioni, diversi messaggi di opposizione al summit e non solo: “Il G7 vuole la morte del pianeta”, “G7 pikutara herria bizirik” (Abbasso il G7, il popolo è vivo), “Salvare il pianeta, stop TTIP e al CETA”, “Quando tutto sarà privato, saremo privati di tutto”, “No al G7, sì ai Gilets Jaunes”. Richieste che riflettono una diversità di lotte che si sono tutte riunite questo sabato a Biarritz per esprimere la loro opposizione all’attuale sistema rappresentato dal vertice internazionale.

Un membro di Ongi etorri errefuxiatuak, di Donostia, spiega la sua presenza alla manifestazione e l’adesione alla piattaforma G7 EZ!: “Denunciamo i capi di stato, le multinazionali e le lobby che governano nell’interesse delle élites. Vogliamo persone che rispondano ai bisogni dei cittadini. Un altro mondo è possibile”.

Da parte sua, Anita Lopepe, portavoce di EH Bai, ha sottolineato che si tratta della prima manifestazione contro il G7 e che sono necessarie ulteriori mobilitazioni. “In pratica, la parte Nord del Paese Basco sarà sotto assedio con limitazioni dei diritti fondamentali e ingenti spese per la sicurezza. In sostanza, il G7 si riunirà qui per legittimare l’imposizione di un ordine mondiale che, dal nostro punto di vista, è inaccettabile e mortale”, ha aggiunto.

Un membro di Attac Toulouse rilancia: “Il G7 è il coordinamento dei governi che sono al soldo delle multinazionali, che stanno distruggendo il pianeta e anche i suoi abitanti”.

Alla fine della mobilitazione, gli oppositori al vertice delle sette potenze mondiali si sono riuniti davanti alla Gare du midi per un piccolo momento comico: la “sfilata delle catastrofi”, ovvero una piccola parata per rappresentare i disastri causati dall’attuale sistema economico, dalle scorie nucleari ai rifiuti chimici tossici, dai mari inquinati ai gas ad effetto serra. La giornata si è conclusa al Biarritz gaztetxe, con un pasto popolare e un concerto che hanno animato la serata.

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