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Invasione turca, la situazione sul terreno

18 ottobre

17.01: Dopo l’incontro di oggi del Consilgio d’Eurpa il Presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato alla stampa che insieme a Angela Merkel e Boris Johnson vuole incontrare il Presidente Erdoğan a Londra per via dell’attacco turco in Siria del nord. Non è chiaro quando dovrebbe avere luogo l’incontro.

16.48: Il Presidente del Consiglio d’Europea Donald Tusk dichiara che il risultato dei colloqui di ieri tra USA e Turchia non rappresentano una tregua ma una richiesta di capitolazione dei curdi. Tusk chiede la fine completa delle azioni militari della Turchia in Siria del nord.

16.30: L’agenzia stampa AFP documenta le violazioni della tregua da parte della Turchia.

15.35: Ieri nei pressi di Girê Spî è stato comunicato l’abbattimento di un elicottero da combattimento. Ora sono state pubblicate le prime immagini dei resti dell’elicottero.

15.35: Ieri nei pressi di Girê Spî è stato comunicato l’abbattimento di un elicottero da combattimento. Ora sono state pubblicate le prime immagini dei resti dell’elicottero.

15.20: Il massacro di Mişrafa

Dalle macerie del villaggio di Mişrafa ormai sono stati recuperati 16 cadaveri. Il villaggio è stato bombardato dall’aviazione turca già il 9 ottobre. Solo ora con l’arrivo del convoglio civile che si era messo in viaggio verso Serêkaniyê, è stato possibile accertare che qui la Turchia si è resa responsabile di un massacro degli abitanti del villaggio.

14.22: Le Forze Democratiche della Siria (FDS) fanno sapere che nonostante la tregua concordata, gli attacchi sono continuati durante la notte. Secondo informazioni delle FDS, ieri sono stati uccisi 93 invasori.

13.50Erdoğan si è espresso per la prima volta sull’accordo negoziato tra la Turchia e gli USA: la cosiddetta zona di sicurezza dovrebbe avere una lunghezza di 444 chilometri e entrare per 32 chilometri nell’entroterra della Siria del nord. Un ritiro delle truppe turche è fuori questione.

13.39: I e le partecipanti al convoglio civile che voleva recarsi a Serêkaniyê (Ras al-Ain) dalla regione di Cizîrê ha recuperato cinque cadaveri nel villaggio di Mişrafa. Si tratta di civili che hanno perso la vita in un bombardamento aereo turco.

13.25: Il convoglio verso Serêkaniyê per via dei perduranti attacchi dello Stato turco e dei suoi partner si è dovuto fermare a circa due chilometri dalla città. Del convoglio fa parte personale medico e giornalisti locali e internazionali. A Serêkaniyê stessa due feriti hanno perso la vita perché sul posto non sono più possibili le cure mediche.

13.03: L’esercito turco nella località Zirgan nei pressi di Serêkaniyê ha bombardato civili.

12.50: L’esercito turco e i suoi partner jihadisti stanno di nuovo sottoponendo a pesante fuoco di artiglieria il convoglio civile che da diverse parti del Rojava si è messo in viaggio verso Serêkaniyê.

12.44: Un altro convoglio civile è avviato verso Serêkaniyê. L’obiettivo è di raggiungere i feriti in città e ribadire la richiesta di un corridoio umanitario.

Rojava Information Center: Asyah Sherko, infermiera parte di un convoglio umanitario in viaggio verso Sere Kaniye: “Stiamo arrivando qui per portare le persone ferite fuori dalla città e portare le medicine che servono qui, per aiutare. Vogliamo che venga aperto un corridoio per poter entrare e raggiungere i feriti.”

12.06: Gli attacchi dell’esercito turco contro Serêkaniyê continuano senza sosta. Tre membri delle FDS sono rimasti feriti. Le unità di difesa hanno dichiarato che la Turchia viola la tregua. Se gli attacchi dovessero continuare, anche le FDS faranno uso del loro diritto all‘autodifesa.

11.58: Aerei da guerra dell’esercito di occupazione turco hanno bombardato la località di Zirgan presso Serêkaniyê. Sono stati feriti otto civili.

11.27: I combattimenti a Serêkaniyê dalla dichiarazione sulla tregua della scorsa sera continuano senza diminuzioni. Jihadisti saccheggiano negozi e abitazioni nella città.

10.55: Un combattente delle FDS viene ucciso nel villaggio Emilxêr presso Serêkaniyê in un attacco turco. Un secondo è rimasto ferito.

10.41:  Amnesty International parla di prove schiaccianti di crimini di guerra come esecuzioni di massa e attacchi contro civili da parte dello Stato turco e delle sue milizie in Siria del nord.

10.39:  Le Forze Democratiche della Siria (FDS) distruggono un veicolo corazzato delle milizie filo-turche a Serêkaniyê. In città continuano violenti combattimenti.

10.15:  Milizie filo-turche attaccano le posizioni delle FDS sull’incrocio Şehidan nei pressi del centro città di Serêkaniyê.

10.09:  Un team USA per il primo soccorso medico per via degli attacchi turchi non può raggiungere Serêkaniyê. Il medico David Eubank ha spiegato milizie filo-turche gli impediscono di raggiungere la città assediata.

09.28:  Il bombardamento di Serêkaniyê continua. Finora nessun segnale di un „cessate il fuoco“.

09.26:  I capi di governo UE condannano di nuovo l’invasione turca e chiedono ritiro dell’esercito turco dalla Siria del nord e dell‘est.

09.25: Un convoglio civile da Qamişlo è in viaggio verso Serêkaniyê circondata. Molte persone da tutta la regione di Cizîrê sono in cammino verso Serêkaniyê. Gli attacchi lì continuano.

09.23: Esercito turco attacca di nuovo l’ospedale di Serêkaniyê.

09.22: Le truppe di invasione impediscono le cure ai feriti a Serêkaniyê. Due combattenti FDS sono morti a causa delle mancate cure delle loro ferite.

09.20: Lo Stato turco smonta i muri di confine presso Elok a est di Serêkaniyê e invia jihadisti oltre il confine. I miliziani attaccano postazioni FDS.

08.09: Centinaia di accademic*, artist* e intellettuali di diversi Paesi chiamano al boicottaggio di strutture culturali e accademiche sostenute dalla Turchia.

08.02: Milizie filo-turche a Serêkaniyê (Ras al-Ain) attaccano postazioni delle FDS nello snodo di traffico Şehîdan nei pressi del centro città.

07.55: L’esercito turco e i suoi annessi jihadisti bombardano il villaggio di Şêwarxa nella zona di Şera / Cantone Efrîn con artiglieria pesante.

00.00: Nel nono giorno dell’invasione in Siria del nord da parte della Turchia e dei suoi proxy jihadisti in violazione della legalità internazionale, Washington e Ankara hanno concordato un cessate il fuoco di cinque giorni. Il governo turco chiede che le Forze Democratiche della Siria (FDS) entro questo termine si ritirino dai territori previsti per la cosiddetta „zona di sicurezza” nella zona di confine siriana.

Secondo quanto dichiarato dal comando generale delle FDS la tregua riguarda solo la regione lungo le linee del fronte da Serêkaniyê (Ras al-Ain) fino a Girê Spî (Tall Abyad). Nel frattempo, in particolare sui fronti di queste due città si sono intensificati gli attacchi dell’esercito turco e continuano.

17 ottobre

23.15: -UPDATE-

Parlando con l’emittente Ronahî TV Kobanê giovedì sera ha confermato la tregua di cinque giorni concorata e ha dichiarato: la nostra popolazione deve sapere che la tregua riguarda le zone contese tra Girê Spî (Tall Abyad) e Serêkaniyê (Ras al-Ain). Lì sono state uccise centinaia di civili, migliaia spinti alla fuga. Per questa ragione abbiamo accettato la tregua, ma non che la Turchia resti nelle regioni. Noi come FDS faremo tutto il necessario perché venga rispettata la tregua.

Responsabile per l’attuazione come potenza di garanzia sono gli Stati Uniti. Deve essere garantito che la nostra popolazione possa tornare nei suoi luoghi di residenza. Gli obiettivi delle forze di occupazione di compiere un cambiamento demografico, devono essere impediti. Per le altre regini non ci sono stati colloqui su una tregua. Le nostre forze si trovano nelle loro posizioni.

Questa tregua è nata grazie all’eroica resistenza delle e dei combattenti curd*, aran* e cristian*, delle Forze Democratiche della Siria, di tutti i popoli resistenti della Siria e delle nostre amiche e dei nostri amici che ci sostengono in tutto il mondo e che si sentono legati alla rivoluzione del Rojava. Salutiamo tutte le amiche e gli amici che si sono impegnati perché gli attacchi dello Stato turco fossero fermati e alle nostre amiche e ai nostri amici a Serêkaniyê che continuano la loro resistenza. L’invasione turca continua. La tregua è solo un inizio e non metterà fine all’occupazione. Il nostro e le nostre forze politiche devono rafforzare la loro lotta e creare un’unità.

22.00: Il comandate generale delle FDS Mazlum Abdi Kobanê: Accettiamo la tregua solo se la Turchia si ritira dalla regione. Gli obiettivi della Turchia – un’occupazione e una modifica demografica della regione – per noi sono inaccettabili.

20.59: Le truppe di occupazione turco-jihadiste attaccano di nuovo l’ospedale di Serêkaniyê (Ras al-Ain). Ci sarebbero molte vittime civili, i dettagli non sono ancora chiari. Anche dai fronti est e ovest della città le Forze Democratiche della Siria comunicano violenti attacchi.

19.41: Pare che gli USA e la Turchia si siano messi d’accordo per un cessate il fuoco di 120 ore in Siria del nord. Il governo turco chiede che le Forze Democratiche della Siria (FDS) entro questa scadenza si ritirino dalla striscia di confine prevista per la cosiddetta zona di confine. Lo ha dichiarato il vice Presidente USA Mike Pence in una conferenza stampa a Ankara. 

18.58: Le truppe di invasione turco-jihadiste presso Tirbespiyê (al-Qahtaniyya) bombardano i villaggi di Til Şerîr e Dêrna Qulinga. Combattenti delle Forze Democratiche della Siria (FDS) rispondono agli attacchi.

18.24: In un attacco aereo a Ain Issa nel nordovest della città ha perso la vita un soldato siriano. Altri dodici soldati del regime sono stati feriti.

18.21: Le Forze Democratiche della Siria (FDS) a Dêrik sono passate al contrattacco e attaccano con armi pesanti postazioni di guardia turche sull’altro lato del confine.

18.17: I villaggi di Carûdiyê, Xirab Reşik e Banukiyê nei pressi di Dêrik (al-Malikiya) vengono bombardati dall’aviazione turca.

 

17.38: Il centro stampa delle YPJ ha reso noto che è morta la sua collaboratrice Dilovan Gever (Dilan Ölmez). È caduta il 13 ottobre in un attacco aereo turco a Girê Spî.

16.56: Come fa sapere il comandante delle FDS Zirîk, responsabile del coordinamento sulla via Rodko tra Girê Spî (Tall Abyad) e Ain Issa, le truppe di invasione con violenti attacchi hanno cercato di interrompere il collegamento tra le regioni Cizîrê e Eufrate. Le QSD sono però riuscite a respingere gli aggressori.

16.30: Il villaggio di Hikmiye presso Dêrik abitato da cristiani è stato bersagliato da fuoco di artiglieria. Nel villaggio hanno colpito molti proiettili, dei quali uno ha colpito l’edificio del consiglio militare dei suryoye.

16.02: L’esercito turco attualmente sottopone le località di Siwês e Sêgirka a un pesante fuoco di missili.

15.48: Nei pressi di Ain Issa nei villaggi di Serik Girak soldati siriani sono stati attaccati da fuoco dai carri armati delle forze di occupazione turche e dei loro partner jihadisti. Un soldato siriano è rimasto ucciso e altri sei sono rimasti feriti.

15.14: Richiesta di un corridoio umanitario

Le organizzazioni della società civile della Siria del nord e dell’est chiedono l’istituzione di un corridoio umanitario per Serêkaniyê perché i civili possano lasciare la città. Le cure mediche nella città non sono più possibili dato che l’esercito di occupazione turco continua a prendere di mira l’ospedale e il personale sanitario.

15.09: Serêkaniyê continua a essere il luogo centrale della resistenza contro l’occupazione turca. L’esercito turco attacca la città con tutte le sue possibilità. Ma finora le FDS respingono ogni tentativo dell’occupante di entrare nel centro della città.

13.49: Ancora una volta lo Stato turco ha attaccato un convoglio con die civili che si muoveva in direzione di Serêkaniyê per aiutare la gente sul posto. Le persone in questione a causa degli attacchi turchi non sono riuscite a raggiungere la città.

13.24: Situazione a Serêkaniyê 

I combattimenti in città proseguono senza sosta. Le Forze Democratiche della Siria (FDS) da tre giorni oppongono senza sosta una strenua resistenza contro gli aggressori. Attualmente la città viene bombardata con artiglieria pesante. Obiettivo dei bombardamenti è di nuovo anche l‘ospedale. Intanto migliaia di persone da alte città hanno raggiunto Serêkaniyê per prestare aiuti alla popolazione sul posto.

12.43: Nella provincia di Mêrdîn in Kurdistan del nord il governatore a causa della guerra di aggressione turca ha vietato per un mese tutti gli assembramenti pubblici.

12.19: La situazione a Serêkaniyê resta difficile. Nella notte scorsa molti edifici sono stati attaccati dall’aviazione, tra cui l‘ospedale. Attualmente è in corso una violenta battaglia strada per strada tra gli occupanti e le FDS. Il co-Presidente del Congresso Popolare del Kurdistan (Kongra-Gel), Remzi Kartal, a fronte della situazione di pericolo mette in guardia da massacri di civili a Serêkaniyê e chiama a un’ampia solidarietà con i difensori della città.

11.38Nella provincia di Riha (Urfa), considerata retroguardia degli attacchi di occupazione turchi, attualmente vengono trasportati carri armati, artiglieria, solidati e personale medico verso il confine, mentre veicoli per il trasporto di feriti tornano dalla zona di guerra portando morti o feriti appartenenti alle truppe di invasione

11.31Le forze di liberazione di Efrîn ieri nella regione di Mare hanno condotto diverse azioni contro gli occupanti turchi, uccidendone sei e ferendone nove.

11.22: Una fonte civile da Minbic (Manbij) riferisce di scontri avvenuti ieri notte tra le milizie filo-turche e e il consiglio militare di Minbic. Aerei russi ieri hanno sorvolato la città mentre le forze armate siriane hanno preso posizione tra Sacur e Erime sul confine.

10.51:L’ospedale di Serêkaniyê (Ras al-Ain) nel quale si trovano numerosi civili feriti viene bombardato dalla Turchia.

10.30: Nelle prime ore del mattino la polizia turca a Adana ha eseguito 16 perquisizioni domiciliari e ha arrestato 13 persone per interventi nei social media. Dall’inizio della guerra il 9 ottobre, oltre 200 persone sono state arrestate per contributi critici nei social media.

10.25: Lo Stato turco attacca Serêkaniyê (Ras al-Ain) in modo massiccio, pare anche con l’uso di armi vietate. Il comitato per la salute di Cizîrê riferisce che ci sono molti feriti che non è possibile curare. Il comitato chiede aiuti urgenti.

10.24: Artist* del Kurdistan del sud e dell’est protestano contro l’invasione del Rojava e invitano a manifestare a Silêmanî.

09.48: Serêkaniyê (Ras al-Ain) nel 9° giorno di resistenza contro l’aggressione turca.

09.39: Attivist* a Madrid hanno lanciato vernice rossa sull’ambasciata turca nella capitale spagnola e fatto scritte come „Il Rojava resiste”, „Turchia – Assassina” e „Libertà per Öcalan” sulla facciata dell’ambasciata.

08.29: Le truppe di invasione con attacchi particolarmente violenti cercando di entrare a Serêkaniyê da tre fronti. Le FDS rispondono all’attacco e impediscono l’avanzata degli aggressori.

08.08: L’esercito turco bombarda il villaggio Alya presso Til Temir. Gli scontri sul posto continuano.

07.56: Ieri sera hanno avuto luogo pesanti combattimenti per il villaggio di Khafiya presso Ain Issa. Unità speciali turche hanno attaccato il villaggio. Le FDS hanno risposto al fuoco e si è arrivati a violenti scontri in cui son morti diversi soldati. Un veicolo militare è stato distrutto. Le FDS hanno sequestrato grandi quantità di materiali militari.

07.49: Presso Serêkaniyê si continua a combattere per il villaggio di Menacir. L’aviazione turca bombarda il villaggio.

07.47: I combattimenti intorno al villaggio di Alya presso Til Temir si sono inaspriti. I e le combattenti delle FDS hanno inflitto gravi perdite agli aggressori. L’aviazione turca bombarda la zona circostante.

07.34: L’attacco al villaggio di Kendal presso Girê Spî (Tal Abyad) è stato respinto dalle FDS. Le truppe di invasione hanno cercato di conquistare il villaggio, ma hanno incontrato la resistenza delle FDS. Sono stati uccisi almeno sette degli aggressori e molti sono rimasti feriti.

07.27: Le Forze Democratiche della Siria (FDS) continuano a difendere strenuamente Serêkaniyê contro le truppe di invasione che attaccano su più fronti. L’agenzia ANHA riporta molti morti tra le truppe di invasione. Da ieri sera la città è sotto un violento bombardamento.

04.36: L’esercito turco e le annesse milizie a est della diga di Şehba attaccano con armi pesanti e artigliera il villaggio Til Mediq nel cantone di Şehba in Siria del nord.

02.18: La politica curda Foza Yûsif del Consiglio Esecutivo del TEV-DEM mette in guardia: „È una notte critica. L’esercito turco e le milizie jihadiste attaccano Serêkaniyê con tutta la loro forza. Probabilmente si vuole occupare la città prima dell’arrivo del vice-Presidente USA a Ankara.

Le nostre e i nostri generos* combattenti da otto giorni oppongono resistenza senza sosta – e lo hanno in una dimensione storica. Le proteste in tutto il mondo danno loro molta forza. In particolare in questo momento hanno bisogno del sostegno morale della popolazione. Scendete in piazza! Davanti all’ONU e ai consolati. In Europa, negli USA e nel Vicino e Medio Oriente! “

01.56:Su Dêrik (al-Malikiya), Girkê Legê (al-Muabbada), Çilaxa (al-Jawadiya) e Tirbespiyê (al-Qahtaniyya) si registrano intensi voli di ricognzione.

01.52: Ancora da Ersin Çaksu a Serêkaniyê: Le voci delle combattenti YPJ combattono in Serêkaniyê …

https://twitter.com/ersincaksu/status/1184602962519302144

00.52: Ultime riprese dal centro di Serêkaniyê dal nostro corrispondente Ersin Çaksu:

https://twitter.com/ersincaksu/status/1184595862435061761

16 ottobre

23.19: Su Kobanê volano di nuovo aerei da combattimento dell’aviazione turca.

22.55: A ovest di Serêkaniyê (Ras al-Ain) si sono intensificati gli attacchi delle milizie filo-turche. Le FDS contrattaccano con forza. Sulla città volano aerei da ricognizione e jet da combattimento Kampfjets.

22.09: Le Forze Democratiche della Siria (FDS) di fronte a Gultepe Kobanê hanno attaccato quattro postazioni militari sul lato turco del confine. Quanti soldati siano rimasti uccisi non è ancora chiaro. Attualmente però molte ambulanze intervengono nella regione.

Anche le postazioni militari situate di fronte alle località Qeremox e Bersinmil sono state attaccate da Kobanê.

21.01: Secondo il comandante in capo delle Forze Democratiche della Siria (FDS), Mazlum Abdi Kobanê, dall’inizio della guerra di aggressione della Turchia contro la Siria del nord una settimana fa, hanno perso la vita 200 combattenti e 205 civili.

19.20: NPA: I primi cinque autobus di truppe governative hanno raggiunto Kobanê.

19.01: Dopo un pattugliamento congiunto sulla via di collegamento internazionale a Ain Issa e nei dintorni dell’omonimo capo, le truppe dell’esercito russo e siriano si sono ritirate nella base del 93° regimento.

18.43: Nostre colleghe del canale televisivo Jin TV riferiscono dal campo che oggi è stato travolto dalla Turchia. Tutti i prigionieri di IS sono stati liberati dall’esercito proxy di Erdoğan.

18.36: Una scena dal campo di Ain-Issa

18.01: Jihadisti filo-tuchri dopo pesanti combattimenti con le FDS sono penetrati nel campo di Ain Issa. Hanno liberato i membri di IS rinchiusi nel campo e poi lo hanno incendiato.

17.53: Soldati del governo siriano stanno arrivando ora a Kobanê.

17.48: Nei combattimenti nei pressi di Dêrik sono stati uccisi tre membri dell’esercito di occupazione turco e un soldato ucciso.

17.31: A Kobanê continuano scontri tra le forze delle FDS e gli occupanti turchi. I combattimenti si concetnrano sil villaggio Ebê Sirê e sulla località Xerab Işqê (Çelebi) a sud di Kobanê. Le FDS sono riuscite a mettere fuori combattimento un carro armato e un altro veicolo degli occupanti.

17.17: Uso di armi chimiche a Serêkaniyê

A Serêkaniyê è iniziata una dura battaglia casa per casa tra gli occupanti turchi e le FDS. Oltre a attacchi aerei e via terra, pare che la Turchia stia usando anche armi chimiche bandite come il fosforo. Nelle file delle FDS ci sono diversi morti e feriti.

Anche la popolazione civile è obiettivo dei bombardamenti. Ci arrivano notizie di numerosi civili uccisi. Il tentativo di portare i feriti via dal campo di battaglia fallisce perché la Turchia spara sulle ambulanze.

15.47: L’incaricato speciale ONU per la Siria, Geir Pedersen, a Damasco ha chiesto la fine immediata dell’operazione militare. Pedersen si trova in Siria per colloqui sul comitato costituzionale e ha definito gli effetti umanitari dell’invasione „preoccupanti“.

15.04: Le truppe di invasione hanno sparato sul villaggo al-Aref tra Kobanê e Ain Issa con obici. Un numero finora ignoto di civili è rimasto ucciso.

14.46: Le truppe di invasione hanno di nuovo cercato di avanzare nel villaggio di Alya presso Til Temir, ma sono state respinte dalle FDS. Almeno dieci proxy islamisti sono stati uccisi. Gli scontri sono ancora in corso.

14.40: L’esercito turco attacca i villaggi Qesir Dibê e Ain Diwar presso Dêrik con obici.

14.31: I combattimenti tra l’esercito turco e le FDS a Serêkaniyê continuano senza sosta. Il corrispondente Ersin Çaksu ha raccolto immagini attuali della resistenza di Serêkaniyê.

14.06: Come risposta alla guerra di aggressione in Siria del nord, nel capoluogo di provincia di Bêrecûg (Birecik) nella provincia di Riha (Urfa) in Kurdistan del nord è stata attaccata una stazione militare. Attualmente dalla stazione militare sale fumo. Numerose ambulanze sono dirette in quella direzione.

13.50: Nei pressi di Minbic sono divampati scontri tra miliziani islamisti filo-turchi e il consiglio militare di Minbic. Gli scontri si concentrano sul villaggio di Yaşri.

13.40: Le FDS comunicano di aver distrutto due carri armati turchi nei pressi del villaggio di Abû Sirê nella zona di Ain Issa.

13.18: A Serêkaniyê lo Stato turco cerca di nuovo di penetrare nella città da tre lati. Gli attacchi si concentrano sulla zona indisutriale, l’ingresso della città e la zona Hawarne. Nei combattimenti hanno perso la vita numerosi aggressori. La città è sorvolata da droni. Anche il fuoco di artiglieria sul centro città continua. Le FDS finora sono riuscite a respingere gli attacchi a Serêkaniyê con successo.

12.41: Il consigliere USA per la sicurezza Robert O’Brien oggi a Ankara si incontra con il Ministro degli Esteri turco Mevlüt Çavuşoğlu. L’incontro riguarda la Siria del nord, inoltre viene pianificata la vista del vice-Presidente USA Mike Pence e del Ministro degli Esteri USA Mike Pompeo.

12.07: Da Kobanê e Minbic (Manbij) viene comunicato che entrambe le città continuano a essere sotto completo controllo delle Forze Democratiche della Siria. Truppe del regime siriano non sono ancora a Kobanê, le forze russe e siriane hanno lasciato Minbic.

11.34: Le forze della coalizione internazionale anti-IS dopo lo sgombero hanno fatto saltare in aria la loro base nel comune di Xerab Işqê (Çelebi) a sud di Kobanê. La base è completamente distrutta. Si trattava di uno dei più grandi punto d’appoggio della coalizione nella regione.

11.04: In un’azione di sabotaggio contro un convoglio delle milizie filo-truche nel villaggio di Yarqo tra Girê Spî (Tall Abyad) e Ain Issa è stato gravemente colpito un veicolo miliare. Nel villaggio di Kendal di due dei veicoli colpiti, uno è stato messo fuori combattimento insieme al suo equipaggio.

10.59: In un attacco a un convoglio delle truppe di invasione nel villaggio Wesita tra Ain Issa e Tilfindir è stato ucciso un occupante e altri cinque sono rimasti feriti.

10.53: Nei dintorni di Girê Spî (Tal Abyad) continuano gli scontri tra le FDS e le truppe di occupazione. Il villaggio di Celbê occupato ieri dagli invasori è stato di nuovo liberato dalle FDS.

09.50: Per protesta contro la guerra di aggressione contro la Siria del nord, membri dell’organizzazione „Forze Rivoluzionarie della Gioventù” a Istanbul hanno occupato la sede CHP nel distretto di Şişli. Le e gli attivist* hanno affisso striscioni con scritte come „L’invasione è un’operazione di salvataggio per l‘AKP” e „Gli occupanti perderanno, i popoli resistenti vinceranno” sull’edificio. Passanti si sono fermati e hanno applaudito.

08.04: Le Forze Democratiche della Siria nell’ambito di un’operazione contro le truppe di invasione sono riuscite a liberare dal terrore quattro località tra Serêkaniyê e Til Temir. Con l’efficace cacciata dell’esercito turco-islamista dai villaggi Menecir, Lelan, Amri e Ehrez, gli abitanti sono di nuovo al sicuro. Come fanno sapere le FDS, agli aggressori sono state inflitte pesanti perdite. Il piano di interrompere con la conquista dei villaggi il collegamento tra Til Temir e Serêkaniyê così è saltato.

Anche il vicino villaggio di Alya la scorsa notte era stato obiettivo degli invasori. Dopo un forte contrattacco delle FDS, anche qui gli islamisti si sono ritirati.

05.48: Come comunica ANHA, a Ain Issa ci sono scontri tra l’esercito siriano e gli invasori turco-jihadisti. I combattimenti si svolgono nelle immediate vicinanze del campo di Ain Issa nel quale sono trattenuti membri di IS e i loro famigliari. Domenica centinaia di loro sono riusciti a fuggire dopo che la Turchia aveva bombardato il campo.

05.20: I combattimenti per la città di confine di Serêkaniyê (Ras al-Ain) continuano senza sosta. Mentre voli di ricognizione coordinano gli attacchi da terra sul centro città con l’uso di mortai, le Forze Democratiche della Siria difendono gli ingressi nord, est e ovest della città. Si svolgono i combattimenti finora più intensi dall’inizio dell’invasione.

01.21: A nord di Minbic le truppe turco-jihadiste hanno fatto saltare il ponte di collegamento (Um Dadat/Oun al-Dadat) verso. La gente in fuga non può raggiungere Minbic.

00.15: Telecamere dell’agenzia stampa ANHA hanno catturato scene della riturata della coalizione internazionale Anti-IS dal comune di Xerab Işqê (Çelebi) a sud di Kobanê:

 

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