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Israele approva un nuovo insediamento, ordina la demolizione del mercato di Hebron

I palestinesi danno la colpa al cambiamento di politica americana sugli insediamenti illegali.

Israele ha approvato un nuovo insediamento sul sito di un mercato palestinese nella città occupata di Hebron in Cisgiordania, scatenando la rabbia dei palestinesi che accusano il recente cambiamento nella politica americana.

Il ministro della Difesa Naftali Bennett ha dato il via libera domenica al nuovo insediamento, che comporterebbe la demolizione del vecchio mercato all’ingrosso e potrebbe raddoppiare la popolazione dei coloni.

E’ una conseguenza della decisione presa dagli Stati Uniti a novembre di non considerare illegali gli insediamenti israeliani nei territori palestinesi occupati ai sensi del diritto internazionale.

La decisione di Israele di costruire un nuovo insediamento illegale nella Hebron occupata è il primo risultato tangibile della decisione degli Stati Uniti di legittimare la colonizzazione; ciò non può essere tolto dal contesto”, ha affermato Saeb Erakat, segretario generale dell’Organizzazione per la liberazione della Palestina.

Il mercato palestinese destinato a essere colpito è stato chiuso dal 1994 quando il colono israeliano Baruch Goldstein uccise 29 palestinesi all’interno della moschea Ibrahimi, che gli ebrei conoscono come la tomba dei patriarchi, e Israele ha risposto aumentando la sua presenza militare nella Città Vecchia.

Circa 800 coloni israeliani vivono vicino alla città vecchia di Hebron, in prossimità dei residenti palestinesi, e sono accompagnati da una forte presenza militare che secondo i palestinesi impone un sistema simile all’apartheid.

L’insediamento a Hebron è il volto più brutto del controllo israeliano nei territori occupati”, ha affermato Peace Now in una nota.

Al fine di mantenere la presenza di 800 coloni tra un quarto di milione di palestinesi, intere strade di Hebron sono chiuse ai palestinesi, negando loro la libertà di movimento e compromettendo il loro sostentamento”.

Il portavoce della comunità dei coloni di Hebron Yishai Fleischer ha ringraziato Bennett per la decisione e ha affermato che la terra del mercato era di proprietà degli ebrei dal 1807.

Peace Now ha tuttavia affermato che la terra appartiene legalmente al comune di Hebron e che i suoi residenti avevano un contratto di locazione protetto che impediva loro di essere sfrattati senza motivi legali, sebbene ciò fosse stato ignorato dai tribunali israeliani, aprendo la strada al nuovo insediamento.

Ayman Odeh, capo della Joint List, una coalizione parlamentare di cittadini palestinesi di Israele, ha affermato che la decisione fa parte di una “guerra contro la pace”.

* da http://reteitalianaism.it

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