Menu

Iraq. Assaltata e circondata l’ambasciata Usa a Baghdad

Dopo l’assalto un muro di tende circonda e assedia l’ambasciata Usa a Baghdad.

Migliaia di manifestanti iracheni hanno dato l’assalto all’ambascita degli Stati Uniti a Baghdad. Decine di manifestanti sono riusciti a rompere il muro di recinzione dell’edificio con lo slogan “Death to America“.

I soldati americani sono fuggiti dall’ingresso dell’ambasciata americana a Baghdad dopo che i manifestanti sono entrati in uno dei cortili del complesso. Questa manifestazione di rabbia del popolo iracheno è solo la prima risposta ai raid aerei Usa dei giorni scorsi in cui sono rimasti uccisi decine di combattenti di Hashd al-Shaabi. Tra i manifestanti c’erano anche il comandante di Hashd al-Shaabi, Faleh al-Fayyadh e il comandante di Kata’ib Hezbollah, Abu Mahdi al-Mohandes, insieme ad altri leader di spicco dell’Hashd al-Shaabi.

Domenica scorsa, circa 27 combattenti del movimento Kata’ib Hezbollah sono stati uccisi negli attacchi aerei statunitensi contro una base nella regione occidentale del Paese. Altri 50 combattenti sono rimasti feriti, secondo i media iracheni. Prima delle proteste vicino all’ambasciata americana, si sono tenuti i funerali per i caduti di Kata’ib Hezbollah uccisi negli attacchi di domenica.

Per la prima volta i manifestanti iracheni sono riusciti a raggiungere l’ambasciata statunitense, protetta dietro una serie di posti di blocco nella Green Zone. Un flusso di manifestanti ha marciato attraverso quei posti di blocco fino alle mura dell’ambasciata, lanciando pietre e strappando le telecamere di sicurezza dai muri. I manifestanti hanno sventolato bandiere delle forze volontarie delle Unità di mobilitazione popolare (Hashd al-Shaabi), che hanno avuto un ruolo determinante, insieme all’esercito iracheno, nella lotta contro i terroristi dell’Isis.

Centinaia di manifestanti hanno cominciato a installare tende tutto intorno all’ambasciata Usa, annunciando un sit-in a tempo indeterminato fino alla chiusura dell’ambasciata e all’espulsione dell’ambasciatore dal Paese.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *