Menu

Roma. San Precario contesta la Camusso

Alcune precarie e precari hanno chiesto a Susanna Camusso di prendere parola contro la precarizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori delle Librerie Rinascita, già denunciata pubblicamente in precedenza: lavoratrici e lavoratori che sono impiegati al nero, non pagati da mesi, talvolta licenziati senza preavviso come quelle e quelli d’una delle tre librerie romane, chiusa di recente in via Ostiense.
Secondo gli attivisti della rete San Precario, la segretaria generale della Cgil ha rifiutato duramente ogni confronto.
Letteralmente, di fronte all’insistenza delle domande su una sua presa di posizione a sostegno delle precarie e dei precari, e in seguito alla richiesta di chiarire come alle precarie e ai precari intenda parlare la piattaforma dello sciopero generale del 6 maggio, ha risposto: “Non mi interessa niente, con voi non parlo”.
Uno striscione (vedi la foto) è stato esposto davanti alla libreria, con su scritto: “Sciopericchio del 6 maggio, si può fare di più. Voglia di sciopero precario”

L’iniziativa di protesta ha sortita però un effetto concreto, infatti il proprietario della catena di librerie si è fatto vivo personalmente, via telefonica, fissando con urgenza un incontro per lunedì prossimo nella sede di Largo Agostasulla questione delle condizioni di lavoro (o meglio, precarietà assoluta) nella sua azienda.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *