Menu

Italia. Berlusconi a Lampedusa. La Lega si scatena e a Manduria pestati tre tunisini

Circa 200 persone si sono radunate davanti al municipio di Lampedusa in attesa che arrivi il presidente del consiglio Silvio Berlusconi. Alcuni cartelli scrivono: “Lampedusa, Nobel per la pace e la solidarietà”. Davanti all’ingresso del Comune, presidiato massicciamente da polizia e carabinieri, è stato allestito anche un piccolo palco con un microfono, dal quale parlerà Berlusconi.

Nel nord intanto, dopo l’esternazione di Bossi (“immigrati fuori dalle palle!”) Radio Padania ha dato spazio ai suoi ascoltatori sul tema immigrazione. La pancia profonda leghista si è letteralmente aperta in perfetta sintonia con Umberto Bossi. “Ha ragione Umberto – dice un ascoltatore – foera di ball, che tornino a casa loro gli immigrati”. Laura, da Rovagnate, spiega invece: Potremmo mandarli tutti in Europa gli immigrati, i profughi, così magari intascano loro i sussidi previsti”. Chiama anche un rappresentante del gruppo leghista di Pantelleria: “Abbiamo caserme a Pantelleria, quasi quasi potremmo dare ospitalità agli immigrati in cambio di servizi: siamo senza ospedale, siamo senza servizi. Non vogliamo soldi ma essere trattati da persone civili”. Pietro, di Gallarate, dice: “C’è uno spreco di denaro pubblico che ha trasformato Lampedusa in una discarica a cielo aperto: Berlusconi che ha azionisti arabi lo capisco, ma invito Maroni a dimettersi a lasciare questi mascalzoni da soli”. C’è anche chi propone ancora un “censimento delle camere libere in Vaticano e magari oltre al Vaticano ne mandiamo un pò ad Arcore da Berlusconi che oggi a Lampedusa ha detto poveri cristi. Ha centinaia di case sparse per il mondo e può dire a Maroni ‘dammene un pò che li sistemo io”. Una ascoltatrice da Verona spiega che anche nella Lega c’è “troppo buonismo: ho stracciato la tessera e l’ho spedita a Maroni; bisogna bloccarli in acque internazionali, altro che storie”.

Intanto c’è chi dagli insulti passa alle vie di fatto. Tre immigrati tunisini che si erano allontanati dalla tendopoli di Manduria sono stati aggrediti a bastonate mentre percorrevano a piedi la strada provinciale che da Manduria porta a Francavilla Fontana (Brindisi). La notizia è riportata dal Corriere del Mezzogiorno. I tre tunisini sono stati medicati all’ospedale di Manduria per ferite in varie parti del corpo e guariranno in dieci giorni ciascuno.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *